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Usa, operazione militare in Siria contro l’IS

Trump annuncia una “rappresaglia fortissima” dopo l’attacco di Palmira. Colpiti oltre 70 obiettivi

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Oltre 70 obiettivi sarebbero già stati colpiti dall'esercito statunitense in diverse località della Siria (immagine d'archivio)
06:33

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Notiziario 20.12.2025, 06:00

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Di: ATS/Notiziario/RSI Info/Bleff 

A seguito dell’efferata uccisione di “coraggiosi patrioti americani” in Siria da parte dell’IS, gli Stati Uniti hanno avviato una vasta operazione militare nel Paese. “Annuncio che gli Stati Uniti stanno infliggendo una rappresaglia fortissima, proprio come avevo promesso, contro i terroristi assassini”, ha scritto il presidente statunitense Donald Trump sulla piattaforma Truth Social.

“Stiamo colpendo con forza le roccaforti dell’IS in Siria, un luogo intriso di sangue e afflitto da molti problemi, ma che ha un futuro promettente se l’Isis verrà debellato”, ha aggiunto Trump, sottolineando che il governo siriano “ci sostiene pienamente”. Il presidente ha quindi lanciato un avvertimento: “Tutti i terroristi così malvagi da attaccare gli americani saranno colpiti più duramente di quanto siano mai stati colpiti prima se, in qualsiasi modo, attaccheranno o minacceranno gli Stati Uniti”.

Washington ha confermato di aver avviato l’operazione militare Hawkeye Strike, mirata a eliminare combattenti dell’Isis, infrastrutture e depositi di armi del sedicente Stato islamico. Secondo il New York Times, oltre 70 obiettivi sarebbero già stati colpiti in diverse località della Siria, anche con il supporto delle forze armate giordane.

Il presidente Donald Trump e il segretario alla Difesa Pete Hegseth assistono al rientro della salma del sergente William Nathaniel Howard, ucciso in Siria, mercoledì 17 dicembre 2025, alla Dover Air Force Base.

Il presidente Donald Trump e il segretario alla Difesa Pete Hegseth assistono al rientro della salma del sergente William Nathaniel Howard, ucciso in Siria, mercoledì 17 dicembre 2025, alla Dover Air Force Base.

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L’operazione è la risposta a un attacco dell’IS avvenuto il 13 dicembre a Palmira, nel quale hanno perso la vita tre soldati statunitensi e un interprete. “Questo non è l’inizio di una guerra, ma una dichiarazione di vendetta”, ha scritto su X il segretario alla Difesa Pete Hegseth, aggiungendo che gli Stati Uniti “non esiteranno mai a difendere il proprio popolo”.

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