Il graduale peggioramento delle condizioni di sicurezza a livello globale, determinato soprattutto da una diffusione di estremismi religiosi ed etnici e dal cambiamento degli scenari bellici, ha fatto sì che i rischi per chi lavora nel settore dell'informazione, ma anche per gli operatori umanitari, siano in costante aumento. È in questo contesto che, anche quest'anno, si è svolto ad Arvier, in Valle d'Aosta, il War Reporting Training Camp, nato da un'idea dei fotoreporter Ugo Borga e Loredana Taglieri (Associazione Six Degrees) e dal giornalista Cristiano Tinazzi.
La scuola è organizzata grazie alla collaborazione di Stato Maggiore della Difesa e alla partecipazione di operatori esperti in primo soccorso, recupero persone e orienteering e rappresenta un momento di studio e di condivisione di esperienze pregresse, raccolte sul campo, per evitare di finire nei guai in scenari di crisi. Il campo, però, è anche un modo per cementare amicizie, fare rete e sviluppare relazioni professionali, trovando magari un compagno di viaggio sul quale fare affidamento. Della serie: meglio ben accompagnati che soli!
Red. MM