“La rivière Lonza s’écoule désormais sur toute la longueur du cône d’éboulis”. Il fiume, che è diventato lago dove prima di mercoledì sorgeva il villaggio di Blatten, scorre ormai lungo i due chilometri di detriti precipitati dal ghiacciaio del Birch. L’aggiormento è arrivato, in serata, con una nota del Consiglio di Stato vallesano, al termine di una giornata caratterizzata dalla paura che l’invaso tracimasse, portando a valle una colata di fango. Il pericolo, si legge sempre nel comunicato stampa, non è scongiurato, ma il bacino di Ferden è stato predisposto per contenerla.

La diga di Ferden è stata svuotata per contenere l'eventuale colata
Nel pomeriggio di venerdì, sul posto è giunta anche la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter, che ha effettuato un sorvolo sopra la zona disastrata ed è stata accolta dal consigliere agli Stati vallesano Beat Rieder. In seguito, alle 16.30, la consigliera federale ha poi partecipato alla conferenza stampa con le autorità locali e gli enti di intervento. Durante l’appuntamento Keller-Sutter ha ribadito la propria vicinanza, così come quella di tutta la Svizzera, agli abitanti di Blatten e di tutta la Lötschental. “Non potevamo evitare la catastrofe, ma dobbiamo essere grati di vivere in un Paese che è in grado di gestire queste crisi. Abbiamo le conoscenze e i mezzi finanziari per farlo” ha detto la presidente, che ha pure assicurato che si farà di tutto affinché gli abitanti possano tornare a vivere nella valle.

La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter in conferenza stampa con il sindaco di Blatten Matthias Bellwald
Per quanto concerne gli aiuti, la Catena della Solidarietà ha annunciato che è pronta a sostenere le persone colpite con il fondo permanente per le catastrofi naturali in Svizzera. La raccolta delle donazioni, che confluiranno in questo fondo, è stata attivata.

Il disastro fotografato dal versante opposto della valle

Blatten, il giorno dopo
Telegiornale 29.05.2025, 12:30
Le immagini della frana