La prima sessione della nuova legislatura, la 52esima, si è aperta lunedì a Berna con il discorso del decano del Consiglio nazionale, il presidente dell’Alleanza del Centro, Gerhard Pfister, che ha invitato i parlamentari ad agire di fronte alle crescenti crisi.
“Appartengo a quella generazione di svizzeri la cui vita sembrava segnata da un perpetuo senso di sicurezza e prosperità”, ha affermato lo zughese, citando lo scrittore austriaco Stefan Zweig.
Ma il mondo è cambiato. Con gli attentati dell’11 settembre 2001, il fallimento di Swissair, la crisi finanziaria del 2008, la pandemia di coronavirus, la guerra in Ucraina e il crollo del Credit Suisse, le falle sono diventate più appariscenti, ha messo in guardia Pfister.
Dobbiamo riconoscerle e prenderle sul serio, ha aggiunto, ricordando come “le leggi e le istituzioni siano garanti della democrazia svizzera. Il dibattito parlamentare, questo privilegio democratico, è essenziale se vogliamo agire a nome del popolo e del mondo di domani”.
RG 9.00 del 04.12.2023 - La diretta di Gian Paolo Driussi
RSI Info 04.12.2023, 11:45
Contenuto audio
Il discorso della più giovane, Katja Riem
Al discorso di Pfister ha fatto seguito quello della democentrista bernese, Katja Riem, con i suoi 26 anni la parlamentare più giovane, che ha espresso i suoi auspici per la legislatura parlando alla tribuna con una pianta di vite sul leggio.
La consigliere nazionale Katja Riem (UDC-BE) è la più giovane parlamentare
Prendendo spunto da un altro celebre UDC bernese, l’ex consigliere federale Adolf Ogi, che nel 2000 ha formulato gli auguri di buon anno con un abete, la giovane viticoltrice e agronoma ha paragonato i tre rami dell’albero al lavoro che attende i parlamentari.
Simboleggiano tre valori che dovrebbero permeare questa 52esima legislatura: la volontà del popolo, l’indipendenza e l’innovazione. “Come questa vite, dobbiamo tenere i piedi per terra e non dimenticare mai perché e per chi siamo qui”, ha affermato.