Soluzioni regionali per per colmare le carenze in materia di posti nei rifugi e nelle case di accoglienza, rafforzare la prevenzione della violenza durante le fasi di separazione, introdurre un’analisi sistematica dei casi di femminicidio. Queste le tre misure che Confederazione, Cantoni e Comuni hanno concordato per contrastare il fenomeno dell’uccisione di donne e ragazze da parte di uomini, non di rado il partner (o ex partner): dall’inizio dell’anno in Svizzera si contano già 15 casi per un totale 18 vittime. Ultimo episodio in ordine di tempo, quello di Egerkingen a metà mese, dove un 41enne ha ucciso l’ex moglie e i suoceri.
RG 12.30 del 20.06.2025 Il servizio di Manuele Ferrari
RSI Info 26.06.2025, 14:41
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Di fronte a questo succedersi di delitti, il comitato responsabile del coordinamento dell’attuazione della Convenzione di Istanbul contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica si è riunito mercoledì in seduta straordinaria su impulso della consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider e ha concordato questi primi provvedimenti. In autunno si discuterà dei primi progressi conseguiti.
Una politica contro la violenza di genere, si ricorda, viene condotta già da diversi anni. La ratifica delle citata convenzione risale al 2018 e da allora è stato adottato un piano di azione nazionale che comprende 44 misure incentrate su sensibilizzazione, formazione e lotta alla violenza sessuale. Il prossimo novembre il DFI darà il via a un’importante campagna nazionale di sensibilizzazione su tutte le forme di violenza di genere. Parallelamente, nel 2021 è stata adottata la roadmap sulla violenza domestica.
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