Le Forze aeree svizzere si stanno esercitando a Istrana, in Veneto, assieme all’Aeronautica militare italiana. L’esercitazione, denominata SIFEX, è iniziata il 26 maggio e terminerà il 13 giugno.
A Istrana sono presenti diversi tipi di aerei, come gli F/A-18 svizzeri, gli Eurofighter italiani (F-2000), gli F-35 e gli F-16, che simulano esercizi tattici, in diverse formazioni. Un’opportunità che può portare vantaggi a entrambi i Paesi. Decollare da “altre basi, nelle quali vigono altre procedure, è una sfida”, ha precisato Peter Merz, a capo delle Forze aeree svizzere, specificando che questi voli si svolgono “in uno spazio aereo che è molto più grande. Con molte meno limitazioni”.
Anche l’esercito italiano può trarre beneficio da questa esercitazione. “Per l’Aeronautica militare è una grande opportunità quella di esercitarsi insieme a un Paese vicino”, ha riferito da parte sua Marco Lant, comandante delle Forze da combattimento dell’Aeronautica militare italiana. “In ogni caso dall’unione nasce la forza”, ha aggiunto Lant, ricordando che “l’unione è fatta sì dai mezzi, (dagli F-35, dagli Eurofighter e dagli F/A-18 svizzeri), ma io credo soprattutto allo spirito dei nostri uomini e alla loro capacità di lavorare insieme”.
Collaborare con altri Stati è quindi importante, anche per la Svizzera, ma così facendo non si rischia di ledere la neutralità? “No, la neutralità non viene toccata. Per noi è sacrosanta. Facciamo sempre le verifiche necessarie”, ha concluso Peter Merz.