Svizzera

UDC primo partito, Verdi in calo, sorpresa PLR

Il Barometro elettorale SSR, in vista delle Federali 2023, mostra anche una sostanziale stabilità di PS e Centro e una crescita dei Verdi liberali

  • 26 ottobre 2022, 17:00
  • 7 agosto 2023, 09:21

Notiziario 17.00 del 26.10.2022 La corrispondenza di Anna Riva

RSI Svizzera 26.10.2022, 17:10

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Di: ludoC

Unione democratica di centro (UDC), Partito socialista (PS) e Alleanza del centro mantengono una sostanziale stabilità, i Verdi arretrano in modo più marcato, mentre Partito liberale radicale (PLR) e Verdi liberali registrano un aumento dei consensi: sono questi gli elementi principali che emergono dal Barometro elettorale 2022 della SSR, pubblicato oggi, mercoledì, a un anno dalle prossime Elezioni federali.

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Barometro elettorale SSR 2022

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Il PLR tallona i socialisti, balzo dei Verdi liberali

Scendendo nel dettaglio, se le elezioni per il Nazionale si svolgessero oggi, l’UDC otterrebbe 0.5 punti percentuali in più rispetto al 2019, restando il primo partito in Svizzera con il 26.1% dei voti. Si tratterebbe di un risultato stabile rispetto alla scorsa chiamata alle urne, nonostante il partito guidato da Marco Chiesa perda per strada qualche decimo di punto rispetto al precedente rilevamento (26.6%; -0.5%). In casa PS, crescono di mezzo punto i consensi rispetto al sondaggio pubblicato nel 2021 (15.8%), ma con il 16.3% delle intenzioni di voto attualmente registrate, i socialisti perderebbero 0.5 p.p rispetto alle precedenti Federali. Ad essere marcato nel campo progressista è però l’arretramento dei Verdi: gli ecologisti verrebbero votati dall’11.7% dei partecipanti al sondaggio; si tratta di una perdita di 1.5 punti percentuali, sia rispetto al precedente barometro elettorale, sia rispetto alle elezioni di tre anni fa, quando gli ecologisti ottennero il risultato storico (e anche un po’ a sorpresa) del 13.2% dei suffragi, tanto che si iniziò a parlare della cosiddetta “onda verde”.

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Barometro elettorale SSR 2022

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La sorpresa, se si eleggessero ora i rappresentanti della Camera del popolo, arriverebbe dal campo borghese: non tanto per quanto attiene ai voti dell’Alleanza di Centro che con il 13.3% dei suffragi si mantiene stabile rispetto al sondaggio del 2021 e alle elezioni del 2019 (-0.5 p.p), quanto per i risultati che otterrebbero PLR e Verdi liberali.

I liberali-radicali otterrebbero infatti il 16.1% delle preferenze. Si tratterebbe di un incremento di un punto rispetto alle scorse elezioni: un risultato che mette il partito di Thierry Burkart in lista per il posto di secondo partito, testa a testa con i socialisti guidati dai copresidenti Mattea Meyer e Cédric Wermuth. I Verdi liberali, per parte loro, con il 9.3% dei voti registrano una progressione di 1.5 punti percentuali, la più marcata fra i partiti rispetto al 2019 (perdono tuttavia mezzo punto rispetto allo scorso rilevamento), rileva il sondaggio.

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Barometro elettorale SSR 2022

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Ad avere l’ultima parola saranno però gli elettori, chiamati ad esprimersi il 22 ottobre dell’anno prossimo per eleggere 200 consiglieri nazionali. Il barometro elettorale, sottolinea Sotomo, l’istituto di ricerca al quale è stato commissionato il sondaggio, presenta infatti un margine di errore per eccesso o per difetto di 1.3 punti percentuali. Lo scenario, alla prova dei fatti e visto che manca ancora un anno durante il quale le formazioni possono ancora affilare le armi, potrebbe quindi cambiare.

Crescono la destra e il centro, perde terreno il fronte rosso-verde

Per quanto riguarda il peso degli schieramenti politici - fondamentale sotto la cupola di Palazzo Federale - il Barometro sottolinea una crescita della destra (UDC + PLR) al 42.2% (+1.5 punti percentuali rispetto alle scorse elezioni) e un leggero aumento per il centro, che oltre all’Alleanza del Centro e Verdi liberali conta anche il Partito evangelico con il suo 2.1% dei voti: questo schieramento otterrebbe così il 24.7% dei suffragi (+1 p.p).

A fare le spese di un’ipotetica chiamata alle urne a ottobre 2022 sarebbe invece il campo rosso-verde, che con il 28% del totale calerebbe di 2 punti percentuali rispetto alle Elezioni federali del 2019.

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Barometro elettorale SSR 2022

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"Dopo la svolta a sinistra del 2019, sembra che la tendenza stia prendendo una piega inversa”, commentano quindi gli analisti di Sotomo, sottolineando però che, vista anche la crescita del centro, alla Camera bassa la svolta a destra sarebbe solo “parziale”.

Clima e socialità tra le principali preoccupazioni, sparisce la pandemia

Il cambiamento climatico resta al centro delle preoccupazioni degli elettori, sottolinea il sondaggio; il 29% degli interpellati ritiene infatti questo tema fondamentale nella scelta del partito a cui dare il voto e un altro 14% lo ritiene “importante”, anche se non pertinente per la scelta della formazione politica.

Sparisce invece dai radar la lotta contro le pandemie, tema che sull'onda della crisi del Covid-19 aveva caratterizzato il Barometro elettorale del 2021: solo l’1% dei partecipanti al sondaggio ritiene questa tematica in qualche modo legata alle proprie intenzioni di voto.

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Barometro elettorale SSR 2022

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Tra le prime 10 sfide politiche percepite dagli elettori figurano in ordine di importanza: energia e sicurezza degli approvvigionamenti; premi di cassa malati; sicurezza sociale e costo della vita; relazioni con l'UE; immigrazione e stranieri; riforma della previdenza per la vecchiaia; economia e competitività della Svizzera; indipendenza e sovranità e al decimo posto l’eguaglianza fra i sessi (tuttavia, solo il 13% degli elettori ritiene questo tema in qualche modo importante o fondamentale per la scelta del partito). Nonostante la guerra in Ucraina e la corsa al riarmo di vari Paesi, il tema della difesa è percepito come "rilevante" o "importante" nella scelta del partito rispettivamente solo dal 4 e dal 7% degli intervistati.

In sintesi, sottolinea il Barometro elettorale SSR, sono soprattutto i temi sociali a tornare prepotentemente al centro delle preoccupazioni degli elettori, quali appunto tutto ciò che attiene ai premi di cassa malati – in questo senso nelle opinioni degli intervistati ha probabilmente pesato la stangata annunciata per il 2023 – e la sicurezza sociale in generale.

Governo, Berset sempre percepito come il ministro più influente

Come da prassi, il Barometro valuta anche l’operato del Consiglio federale. Dagli esiti del sondaggio, emerge come Alain Berset (PS) – capo del Dipartimento federale dell’interno – resti il ministro percepito come “più influente”. A seguire: Ueli Maurer (UDC; finanze – che durante la raccolta dei dati ha annunciato di voler lasciare l’Esecutivo), Karin Keller-Sutter (PLR; giustizia e polizia), Simonetta Sommaruga (PS; ambiente, trasporti, energia e comunicazioni), Viola Amherd (Centro; difesa, protezione della popolazione e sport); Guy Parmelin (UDC; economia, formazione e ricerca) e, infine, così come era stato per lo scorso rilevamento, Ignazio Cassis (PLR; affari esteri).

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Barometro elettorale SSR 2022

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Berset era considerato influente già prima della crisi pandemica; diventato poi il volto della lotta al Covid-19, è riuscito anche in seguito a mantenersi al primo posto. Cassis, per parte sua, nonostante il suo anno da presidente della Confederazione, viene percepito come “molto influente” solo dall’8% degli interpellati e come “poco influente” dal 58%. Valutazioni, queste, condivise dalla maggioranza dei partecipanti al sondaggio e senza particolari attinenze con la loro appartenenza politica.

Il Sondaggio

Il Barometro elettorale SSR è stato elaborato dall’istituto Sotomo sulla base di un sondaggio condotto tra il 26 settembre e il 7 ottobre 2022, attraverso interviste e un questionario online pubblicato sui siti delle unità aziendali della SSR. I risultati si basano su un totale di 21'038 partecipanti e sono rappresentativi del corpo elettorale svizzero. Il margine d'errore, come detto, è di +/- 1.3 punti percentuali.

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