Svizzera

Una grande sfida attende Berset

L’ex consigliere federale assume ufficialmente il ruolo di Segretario generale del Consiglio d’Europa - Si punta sul suo “soft power” per rilanciare la credibilità dell’organismo

  • 18 settembre, 15:37
  • 18 settembre, 16:31
berset consiglio d'europa

Riguardo alle relazioni Svizzera-UE, gli analisti concordano che la presenza di Alain Berset al Consiglio d'Europa sia positiva

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info 

Alain Berset entra ufficialmente in carica nel suo ruolo di Segretario generale del Consiglio d’Europa e ha davanti a sé un compito difficile. Il 52enne friburghese succede infatti a Marija Pajcinovic Buric, che se ne va con un bilancio altalenante, al termine di un mandato segnato dalla pandemia di Covid-19 e della guerra in Ucraina. Per cinque anni, la croata ha guidato un organismo che ha fatto fatica ad affermarsi.

“Dopo 75 anni di esistenza il bilancio non è dei migliori”, spiega il professore di studi europei all’Università di Ginevra, René Schwok. A suo avviso, le attività dell’istituzione sono un doppione di quelle di altre organizzazioni che hanno un peso maggiore.

In definitiva, il segretario generale “ha poca influenza”, essendo “indipendente” dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), l’organo giudiziario del Consiglio. Secondo Schwok, la carica di segretario generale è quindi essenzialmente amministrativa.

Ricostruire la credibilità del Consiglio d’Europa e il suo impatto sugli Stati membri

Il compito sarà difficile, ammette il co-presidente del Partito socialista svizzero, Cédric Wermuth (PS/AG), sostenitore di Berset. Wermuth si è recato a Strasburgo il giorno dell’elezione del suo collega di partito, il 5 giugno scorso. “Il ruolo del Consiglio d’Europa si è indebolito negli ultimi anni, proprio quando ne avevamo davvero bisogno, a causa di un deterioramento dei valori democratici ”, sostiene l’argoviese.

L’Azerbaigian, ad esempio, era stato escluso dall’Assemblea parlamentare a gennaio do quest’anno, a causa del peggioramento dei diritti umani e della democrazia nel Paese. Per non parlare dell’esclusione della Russia dal Consiglio nel 2022 a causa della guerra in Ucraina. La Svizzera, invece, è stata recentemente criticata in seguito alla condanna da parte della CEDU per la sua inazione sul cambiamento climatico.

Il compito dell’ex consigliere federale sarà quindi quello di ricostruire la credibilità del Consiglio Europa, ma anche rafforzare il suo impatto diretto sugli Stati membri. Berset potrebbe invertire la tendenza all’interno dell’istituzione proprio grazie al suo “soft power”, afferma Wermuth. “Alain Berset sa come ottenere le cose in modo pratico”, ha concordato il consigliere nazionale Damien Cottier (PLR/NE), membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.

Ci vorranno almeno due o tre anni

Damien Cottier, uno dei dodici delegati svizzeri all’Assemblea parlamentare, si aspetta che l’ex consigliere federale abbia una presenza più forte in questo organismo rispetto ai suoi predecessori: “Ci sarà un rapporto più diretto e il suo stile si farà sentire molto rapidamente”, ha detto.

Uno dei compiti di Berset sarà quello di concentrare le priorità del Consiglio d’Europa sui grandi temi stabiliti dai capi di Stato e di Governo al vertice di Reykjavik del maggio 2023, secondo Cottier, che ritiene che l’organismo abbia ora un nuovo margine di manovra. Per la prima volta in 30 anni, l’anno scorso il suo bilancio è aumentato.

“L’ex consigliere federale deve mantenere questo slancio”, afferma Cottier. Un sostegno concreto all’Ucraina e la creazione di un tribunale speciale per giudicare gli alti dignitari russi sono tra i principali progetti su cui Berset dovrà lavorare.

L’entourage politico del futuro segretario generale prevede che ci vorranno due o tre anni prima che gli effetti della sua politica comincino a farsi sentire.

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Notiziario 18.09.2024, 16:00

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