Due progetti innovativi

Rete Due va al museo

In collaborazione con il Museo d’arte Mendrisio e il m.a.x museo di Chiasso. 

  • 11 dicembre 2023, 09:12
  • 20 dicembre 2023, 10:57
Maria Zimmern

Maria Zimmern (1909) - olio su tela - 58,5 x 118 cm - Centre Pompidou, Parigi Musée national d’art moderne – Centre de création industrielle Donazione Paul e André Vera, 1938 In deposito al Musée de Tessé, Le Mans (Dettaglio dipinto)

  • © Image Centre Pompidou, MNAM-CCI
Di: Di Sandra Sain,Produttrice Responsabile RSI- Rete Due 

C’è una donna. Ha un cappotto chiaro poggiato sulle spalle . È seduta composta, schiena eretta, mani incrociate in grembo e sguardo basso. Alle sue spalle un tavolino sui cui poggia una cassa curiosa, dotata di una specie di cornetta del telefono. Tutt’intorno le colonne levigate e lo spazio ampio delle navate della Basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi

È il 1962 e la donna ritratta in questa vecchia foto color seppia sta utilizzando uno dei primi audiofoni, un sistema di audioguida a pagamento che il Vaticano di Paolo VI ha da poco approvato e introdotto. 

L’invenzione delle audioguide risale proprio agli anni 60: la loro utilità viene apprezzata subito da alcuni musei statunitensi e, appunto, dalla Chiesa. Nel 1970 questo sistema è adottato al Louvre e negli anni 80, con l’arrivo delle audiocassette, e quindi con la portabilità, aumenta significativamente il numero di musei ed istituzioni che vi ricorrono. 

Oggi le audioguide sono state digitalizzate e sempre più spesso se ne usufruisce attraverso appositi codici QR cui accedere via rete WI-FI. Ma l’evoluzione non è stata solo tecnologica. Se un tempo il linguaggio era ostico, spesso specialistico e i contenuti erano veicolati da voci impostate, fredde e monocordi, oggi la narrazione la fa da padrona, approcci e voci si differenziano alla ricerca di una mediazione efficace e personalizzabile. 

L’avvento del podcast ha scritto un ulteriore capitolo di questa storia. I musei non hanno alcuna spesa da sostenere per dotarsi di equipaggiamenti appositi e i contenuti audio realizzati permettono una forma di valorizzazione dalla circolazione estremamente ampia, anche potenzialmente slegata dalla visita fisica a un’esposizione o a uno spazio. 

Diverse istituzioni si sono addirittura lanciate nella creazione di podcast originali: in Francia lo ha fatto ad esempio il Grand Palais con una serie in stile documentaristico, “Fous de Lune”, o il Centre Pompidou con delle serie tematiche dedicate alla propria collezione messa in relazione con grandi temi del contemporaneo come il femminismo o il consumismo. In Italia ci ha pensato il Museo Poldi Pezzoli di Milano e in Svizzera, una delle esperienze più interessanti è stata curata dal Musée d’Historie naturelle de Neuchâtel che ha realizzato un podcast con le voci dei visitatori. 

In questa avventura si iscrive oggi anche una iniziativa della Rete Due della RSI in collaborazione con il Museo d’arte Mendrisio e con il m.a.x. museo di Chiasso

Rete Due presta da sempre grande attenzione al mondo della creatività e ogni domenica mattina, alle 10.35, diffonde “Voci Dipinte”, magazine d’arte curato da Emanuela Burgazzoli, con Monica Bonetti e Cristiana Coletti

Curatori e studiosi sono spesso interlocutori e ospiti del programma che riferisce e approfondisce puntualmente gli eventi delle principiali istituzioni museali della Svizzera italiana. 

È nata così l’idea di mettere a disposizione di questi due importanti musei e delle loro ultime esposizioni parte del materiale raccolto in un formato fruibile durante la visita, una sorta di audioguida che dalla radio entra nelle sale con contenuti di valore.  

E così, chi andrà a Mendrisio per visitare la mostra “Roger de La Fresnaye. Il nobile cubista”, fino al prossimo 4 febbraio, potrà godere del commento di Françoise Lucbert, storica dell’arte canadese, massima esperta dell’autore e rinomata studiosa del cubismo. 

Fino al prossimo 7 aprile al m.a.x museo invece sarà direttamente la voce di Nicoletta Ossanna Cavadini, Direttrice del Museo e curatrice, insieme a Luigi Sansone, della mostra “Fortunato Depero e Gilbert Clavel. Futurismo = sperimentazione Artopolis”, a raccontare la vicenda e l’amicizia artistica dei due protagonisti. 

Per Rete Due si tratta di un ulteriore modo di mettersi al servizio del pubblico e di partecipare alla vita culturale della regione, questa volta attraverso la scansione di un codice QR e l’ascolto sul proprio smartphone.  

Roger de La Fresnaye, il nobile cubista: www.rsi.ch/rogerdelafresnaye

Roger de La Fresnaye, le noble cubiste: www.rsi.ch/rogerdelafresnayefr

Fortunato Depero e Gilbert Clavel futurismo = sperimentazione Artopoli: www.rsi.ch/depero-clavel

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