Dopo una lunga pausa, Lugano è tornata a essere la sede del principale congresso di odontoiatria in Svizzera e l’organizzazione di tale evento ha dato modo alla rubrica Il Faro della RSI di rilanciare un argomento che interessa tutti, dal netto calo delle carie nella popolazione all’evoluzione delle tecnologie nelle cure, che ha permesso passi da gigante fino ai costi vivi che le sedute dal dentista rappresentano. Laura Giovara ne ha parlato con il dottor Lorenzo Reali, membro di comitato della Società Svizzera Odontoiatri (SSO).
Rammentando che i denti sono una “tematica” trasversale, visto che riguardano non soltanto la salute ma anche l’estetica, la psicologia e persino i sogni, va segnalato che lo scorso aprile l’Ufficio federale di statistica ha pubblicato dati aggiornati in materia, secondo i quali la salute dentale di chi vive in Svizzera negli ultimi vent’anni è nettamente migliorata.
Al dottor Reali si è perciò chiesto quali aspetti siano migliorati e come mai si è evidenziato un tale progresso. “Questi risultati sono una bella, piacevole sorpresa”, soprattutto visto che giungono “dall’Ufficio federale di statistica”, ha evidenziato il medico ticinese, il quale ha voluto però rimarcare che i progressi registrati negli ultimi vent’anni “sono una continuazione di un processo che è iniziato negli anni ’60 dello scorso secolo con l’introduzione del servizio dentario scolastico, con la fluorazione (sia diretta con i fluoruri, sia con la fluorazione del sale da cucina) e con l’inizio di un processo di informazione e sensibilizzazione della popolazione sulla salute dentale”.
“In pratica”, ha rilevato l’odontoiatra bellinzonese, “si è iniziato a cercare di far capire che con “manovre” semplici di igiene orale da svolgere tutti i giorni si riusciva a prevenire l’insorgere delle carie e problemi dentali più importanti”. Parlando di carie e, più concretamente, di quanto si sono ridotte tra i pazienti, il dottor Reali spiega che, sulla base dei dati diffusi nel tempo, “dagli anni ’60 abbiamo una riduzione dell’incidenza della carie del 90% e anche oltre il 90%”.
E in merito al fatto che sempre più persone mantengono la loro dentatura naturale, a Lorenzo Reali si è chiesto se tra vent’anni si porterà ancora la dentiera. Il professionista ha risposto deciso: “L’idea che nell’età anziana si porterà la dentiera è un mito. È la conseguenza della perdita dei denti dovuto alla mancanza di cure”. Ora non è più così: “Sempre più persone in età avanzata hanno una propria dentatura anche completa e la dentiera non è più un passaggio obbligato per ogni persona”.
Un altro aspetto che ha contribuito a migliorare la situazione in quest’ambito è l’evoluzione tecnologica. Secondo il dottor Reali, ciò permette “una diagnostica più mirata e precisa e quando un dente è cariato i progressi tecnici come gli adesivi o le materie composite offrono ricostruzioni meno invasive, meno dolorose e meno costose.
E riallacciandosi al congresso svoltosi a Lugano l’odontoiatra ticinese rileva che il tema dell’evento era l’intelligenza artificiale, soggetto di cui si parla molto e per cui il dottor Reali ne segnala l’utilità di un “uso dal lato diagnostico”, ma non mancano le apparecchiature più evolute come gli scanner intra-orali che permettono di prendere l’impronta della dentatura senza usare la pasta” come una volta, o ancora, si inizia a diffondere l’uso (finora limitato) della stampa in 3D per creare il dente.
In merito ai costi delle cure dentali, che non sono coperti dalle assicurazioni di base, Lorenzo Reali precisa che i tariffari dei dentisti sono discussi in accordo con gli assicuratori sociali e quindi c’è attenzione sull’impatto che tali cure hanno sul costo della vita. In merito a consigli in merito, il medico sostiene l’utilità della prevenzione: “Effettuando controlli regolari e pulizie dei denti cicliche” i costi restano ancora contenuti.