Ticino e Grigioni

Approvato il Consuntivo 2024

Il Gran Consiglio dà il via libera con 40 voti favorevoli, 29 contrari e 11 astenuti

  • 11 giugno, 18:57
  • 11 giugno, 19:41
01:24

Ticino: approvato il Consuntivo 2024

SEIDISERA 11.06.2025, 18:00

  • Immagine d'archivio Tipress
Di: SEIDISERA/Kavakcioglu/Pa.St./gf 

Il Gran Consiglio ticinese ha approvato il Consuntivo 2024 con 40 voti favorevoli, 29 contrari e 11 astenuti. Questi ultimi sono arrivati dai ranghi della Lega, mentre a opporsi sono stati l’UDC, Più Donne, i Verdi, il Partito Socialista, l’MPS e il Partito Comunista. Il Consuntivo è quindi passato grazie ai voti di PLR, Centro, Avanti con Ticino e Lavoro, Verdi Liberali e Helvetica. Si è così scongiurata una seconda bocciatura, dopo quella dell’anno scorso.

Nel dibattito in aula non sono mancate le critiche, in particolare durante l’analisi di dettaglio del Dipartimento delle istituzioni. “Mi piacerebbe che qualcuno chiedesse ai magistrati se meritano la chance di avere qualcun altro alla conduzione del dipartimento”, ha detto in particolare Natalia Ferrara, mentre Sabrina Gendotti ha parlato del “teatro dell’assurdo” nel settore della giustizia a cui i ticinesi hanno assistito nel 2024. A far passare, con 36 voti, il consuntivo del DI sono però stati il PLR e il Centro, mentre a Gobbi è mancato il sostegno del suo partito: due “sì” soltanto dai leghisti, mentre gli altri si sono astenuti.

Non è stata risparmiata nemmeno Marina Carobbio, in particolare riguardo alla scuola, anche se il risultato del DECS è stato per finire il migliore di tutti. Risparmiato, invece, Claudio Zali, chiamato solo a rispondere a domande puntuali su progetti in corso e investimenti.

05:58

Il Gran Consiglio ticinese discute il consuntivo

Il Quotidiano 11.06.2025, 19:00

Situazione finanziaria “fragile e difficile”

I conti 2024 si sono chiusi con un disavanzo di 71,8 milioni di franchi, a fronte dei 130 preventivati. Ma la situazione finanziaria del Cantone - lo aveva ribadito il Consiglio di Stato - resta fragile e difficile, tanto che anche per il futuro sarà “indispensabile prevedere ulteriori misure di rientro”.

Fatto sta che già nel corso della prima giornata di dibattito in Gran Consiglio (martedì), era emerso che il consuntivo piaceva a pochi, con socialisti, Verdi e UDC che si erano espressi per una bocciatura. In Commissione della Gestione, lo ricordiamo, erano stati sottoscritti tre rapporti: quello di maggioranza con relatore Fiorenzo Dadò e due di minoranza, uno dei gruppi PS e Verdi (preparato da Ivo Durisch), l’altro dell’UDC (correlatori Roberta Soldati e Tiziano Galeazzi).

Il direttore del Dipartimento delle finanze Christian Vitta aveva rivolto al Parlamento, martedì, un appello all’unità e a salvaguardare l’immagine del Ticino. E aveva ricordato che difficoltà e preoccupazioni sulle prospettive future riguardano anche tanti altri cantoni e la stessa Confederazione, sottolineando dunque che “siamo tutti chiamati a costruire soluzioni che permettano di far avanzare questo Paese”.

La bocciatura dei conti 2023

Il consuntivo 2023, discusso lo scorso giugno, era stato bocciato dal Gran Consiglio. E in quell’occasione, era stato respinto anche il rapporto di minoranza che chiedeva espressamente la bocciatura dei conti. Conti che erano stati chiusi con un passivo da oltre 120 milioni di franchi. “È chiaro che la votazione di oggi - aveva detto allora Vitta - è un po’ lo specchio della frammentazione nella visione presente attorno al tema del riequilibrio finanziario”.

09:08

La dura legge dei conti

Il Quotidiano 10.06.2025, 19:00

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