Il Gran Consiglio sarà presto chiamato a discutere il consuntivo 2024 del canton Ticino, pronto per arrivare in aula dopo il passaggio in Commissione della gestione. Sono tre i rapporti sottoscritti martedì, quello di maggioranza con relatore Fiorenzo Dadò e due di minoranza: uno arriva dai gruppi del PS e dei Verdi, preparato da Ivo Durisch, l’altro dall’UDC, con correlatori Roberta Soldati e Tiziano Galeazzi.
I conti, lo ricordiamo, si erano chiusi con un disavanzo di 71,8 milioni di franchi, a fronte dei 130 preventivati, ma la situazione resta fragile e difficile, aveva ribadito il Governo, sottolineando che “è pertanto indispensabile prevedere nel futuro ulteriori misure di rientro finanziario in quanto il disequilibrio attuale non è sostenibile”.
La logica non piace a sinistra. “Quello che non vogliamo è che si vada a colpire le persone più fragili e più deboli, come invece è stato fatto nel caso degli istituti per anziani e di quelli per invalidi”, ha spiegato Durisch ai microfoni della RSI. “Inoltre la politica di Governo e Parlamento è immobilizzata dalla mancanza di soldi. Non si potrà far fronte a nuove sfide come l’invecchiamento della popolazione e i cambiamenti climatici, che necessitano di risorse” con una politica “che guarda solo a ridurre le entrate e le uscite”.
Le ragioni dell’UDC, invece, sono diametralmente opposte riguardo al ruolo dello Stato. Il rapporto di maggioranza è stato sottoscritto infine con riserva da Lega e PLR, mentre è più convinto il “sì” del Centro, anche se - sottolinea il relatore Dadò - “non è una promozione al Governo”. Lavorare sul piano delle entrate, secondo il granconsigliere del Centro, è tuttavia “improponibile”, perché “di soldi da dare allo Stato non ce ne sono più”. Si continuerà quindi a guardare alle spese.