A Camorino si manifesta contro le condizioni del centro richiedenti l’asilo. Se infatti i rifugiati da ieri hanno iniziato uno sciopero della fame, martedì in serata fuori dalla struttura della Protezione civile si sono riunite una cinquantina di persone per manifestare il proprio sostegno alla protesta, tra cui il collettivo R-Esistiamo e il centro sociale Il Molino.
In particolare viene contestata la decisione di non permettere agli ospiti di rimanere all’interno del centro durante le ore diurne. Una misura, quest’ultima, voluta dal Cantone e dalla Croce Rossa, che gestisce il centro, per arieggiare i locali con l’impianto di aerazione e arginare così la calura.
Una decisione che ha però peggiorato le cose: "Non possiamo andare da nessuna parte, non abbiamo nemmeno un abbonamento per l'autobus” ha spiegato un ospite ai microfoni RSI. I richiedenti asilo si sono così ritrovati costretti a passare le giornate all’esterno sotto il sole, “senza soldi e senza servizi igienici”. Vengono inoltre contestate anche le condizioni del centro, definite precarie dagli ospiti.
Il Dipartimento sanità e socialità ha nel frattempo deciso, in seguito alle proteste, di spostare una parte dei rifugiati nelle strutture di Castione, Cadro e Paradiso.
CSI 18.00 del 25.06.2019 - Il servizio di Camilla Luzzani
RSI Info 25.06.2019, 22:14