Il rischio di incendi boschivi nelle regioni prealpine sarà sempre più elevato a causa del cambiamento climatico, in particolare a partire dal 2040. Lo ha detto martedì l’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe SLF di Davos.
Secondo uno studio condotto dalla ricercatrice Julia Miller, saranno più frequenti le condizioni meteorologiche che possono innescare gli incendi boschivi: oggi si verificano ogni sessant’anni, nel 2090 si presenteranno in media ogni dieci anni. Non solo: la stagione degli incendi inizierà già a maggio, mentre attualmente parte da giugno.
“Il numero di giorni in cui il rischio di incendi boschivi è almeno ‘alto’ sarà più che raddoppiato entro la fine del 21esimo secolo” afferma Miller, spiegando che fattori come il clima caldo, secco e ventoso favoriscono questa tendenza. Le ondate estive di calore e la siccità portano inoltre a una riduzione dell’umidità del suolo e la vegetazione prende fuoco più facilmente.
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Telegiornale 03.02.2024, 12:30