Ticino e Grigioni

Lavizzara, presentata la carta dei pericoli

Tassello importante per la ricostruzione, la sala era gremita al centro scolastico - La pista potrà sorgere un po’ spostata a nord

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La pista del ghiaccio distrutta dall'alluvione del 2024

La pista del ghiaccio distrutta dall'alluvione del 2024

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Di: pon 

Carte dei pericoli e priorità per il futuro sono stati presentati alla popolazione di Lavizzara, convocata giovedì sera alle 20.00 al centro scolastico di Prato Sornico. La sala era gremita all’inverosimile, a dimostrazione di quanto fosse sentito l’appuntamento, previsto inizialmente un mese fa ma posticipato per poter fornire, alla luce degli ultimi incontri, informazioni più complete. Le carte dei pericoli sono “un tassello fondamentale per la ricostruzione” dopo la tragica alluvione dell’estate del 2024, perché - come spiegato al Quotidiano della RSI dal capo della sezione forestale cantonale ticinese Andrea Pedrazzini prima della serata - definiscono “cosa sarà possibile fare e dove”.

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Lavizzara, passo decisivo verso la ricostruzione

Il Quotidiano 13.11.2025, 19:00

E se potevano esserci timori per l’estensione delle future zone rosse, essi sono stati in gran parte fugati dopo la presentazione dell’ingegner Andrea Salvetti dell’Ufficio dei corsi d’acqua. Per quanto riguarda le principali opere, tutti ricordano la pista del ghiaccio in parte spazzata via dall’alluvione. Il centro sportivo potrà risorgere, ma un po’ spostato verso nord. Nel frattempo, come lo scorso anno, da dicembre sarà aperta una struttura provvisoria più piccola.

La zona della pista e della scuola comunale fa parte di quelle inserite nelle priorità alte per il futuro, come elencato dal sindaco Gabriele Dazio, insieme alla zona agricola di Sant’Antonio e al fiume Peccia sull’omonimo piano. In priorità media sono classificati i riali sullo stesso Piano di Peccia, la campagna Lovalt e Broglio, in quella bassa Mogno.

Dodici ettari agricoli sono già stati bonificati e recuperati al costo di 800’000 franchi. È già prevista una seconda fase di altri 11 ettari, più pesantemente toccati dall’alluvione, per i quali occorreranno cinque milioni.

Dazio ha pure annunciato che serate tematiche specifiche saranno organizzate a partire dall’inizio del 2026.

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