Si è costituito Antonio Manno, 21 anni, ricercato, anche in Ticino, con l'accusa di aver ridotto in fin di vita a colpi di fucile a canne mozze un barista di 25 anni, dopo un diverbio alle tre del mattino di giovedì scorso nel centro di Cantù, nel Comasco.
Il giovane, residente a Giffone e domiciliato a Cantù, era ricercato anche in Calabria e soprattuto in Svizzera, dove gli inquirenti pensavano potesse essersi rifugiato dopo gli spari. Nella tarda serata di lunedì si è invece presentato spontaneamente al carcere di Opera, poco fuori Milano.
La lite era scoppiata per motivi sentimentali: il ragazzo infatti è il fidanzato della ex compagna del barista, da cui ha avuto un figlio. Secondo la ricostruzione dei carabinieri dopo un primo diverbio scoppiato per strada, il 21enne è tornato a casa, ha preso un fucile da caccia a canne mozze e ha sparato due volte al 25enne, prima all'addome poi alla testa. Le condizioni del ferito sono stabili, ma la sua vita è sempre in pericolo.
ANSA/Swing