Il consigliere nazionale ticinese dell'UDC Marco Chiesa ha elaborato una mozione parlamentare da depositare nella sessione autunnale delle Camere riprendendo l'idea di Samuele Vorpe — responsabile Centro di competenze tributarie SUPSI — di un risarcimento che Berna dovrebbe versare al Ticino: quindici milioni all'anno fino all'entrata in vigore dell'accordo sui frontalieri con l'Italia (vedi articoli correlati).
"È dal 2015 che stiamo aspettando la firma dei Governi, ma l'Italia ha fatto capire che non intende siglarlo a breve — ha spiegato Vorpe ai microfoni della RSI (guarda il video allegato a questo articolo) —. La Confederazione ha la competenza esclusiva per stipulare questi trattati internazionali, ma nel contempo deve anche tutelare gli interessi del canton Ticino. Questi non sono stati debitamente salvaguardati e per questo è necessario chiedere una partecipazione economica".
La richiesta scritta nella mozione di Marco Chiesa è, appunto, che la Confederazione versi quindici milioni di franchi all'anno fino all'entrata in vigore dell'accordo, cifra stabilita facendo la differenza delle entrate per il cantone fra il vecchio e il nuovo accordo. "Sono curioso di vedere se ci sarà il sostegno della maggioranza del Parlamento. A parole sono tutti pronti e disponibili, questo è un atto concreto che merita un sostegno da parte di tutti i deputati di tutta la Svizzera", ha concluso Marco Chiesa.
TG/px
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