Per quattro giorni è alta stagione. Nei campeggi ticinesi è impossibile trovare un posto libero. Merito anche del bel tempo che stavolta non ha rovinato il ponte dell’Ascensione. “Campofelice è pieno. Solamente qui ci sono 2’800 persone. Ci avviciniamo quasi alla popolazione di Tenero. Se pensiamo che ci sono altri cinque campeggi, i numeri esplodono”, dice ai microfoni del Quotidiano Simone Patelli, direttore del Campofelice Camping Village. Anche sulle rive del Ceresio c’è il pienone, conferma Pablo Paltenghi, gestore del Camping Lugano Lake: “Per noi si muovono centinaia e centinaia di persone. E quando siamo al completo indirizziamo la gente nelle strutture vicine”.
Il ponte dell’Ascensione rappresenta il primo picco d’affluenza della stagione. Dopo un inizio piovoso, Pasqua compresa, un momento come questo, anche se di corta durata, è decisivo. “Sicuramente questi giorni hanno una grandissima importanza per la ‘bassa stagione’, dunque la primavera e l’autunno. Compensano un po’ le settimane di maltempo, non tanto gettonate dai turisti“, nota ancora Paltenghi. Una parte anche importante del successo dipende infatti dalla meteo. “Chiaramente dobbiamo metterla in conto e dobbiamo conviverci. Noi cerchiamo di fare, con l’offerta, il nostro meglio, per cui è importante lavorare bene quando ci sono weekend come questo. Ma fare grandi investimenti per cercare di attirare persone anche quando il tempo non è dalla nostra, non è per il momento una soluzione”.
Sempre in tema meteo, da parte sua, Patelli sottolinea che “gli investimenti che necessitano i momenti di pioggia servono molto anche per allungare la stagione e far sì che le vacanze in questo periodo siano molto più belle. Evidentemente ci vuole anche un’offerta turistica globale da parte di tutto il turismo ticinese con i suoi attrattori, i datori d’alloggi e la ristorazione”.
I campeggi di Tenero e del Golfo di Agno in questi giorni registrano insieme circa 9’000 ospiti. Una cifra che aiuta a capire l’importanza del settore: lo scorso anno, dei 4,7 milioni di pernottamenti nei campeggi svizzeri, 1 milione è stato registrato in Ticino. “Gli uffici turistici ne sono a conoscenza - dice Paltenghi -. Il campeggio è visto ora come una struttura ricettiva molto importante per le regioni turistiche ticinesi, soprattutto nel Luganese, con il Golfo di Agno, e nel Locarnese che da anni è un emblema. Siamo un bel gruppo di promotori della regione”.
Una considerazione guadagnata anche attraverso un adeguamento dell’offerta. Ogni struttura deve però fare i conti con la propria realtà. “Le strutture piccole, o che non hanno ancora una solidità, fanno un po’ più fatica a investire e anche a contenere quelli che sono i costi fissi durante l’anno. Quindi, magari, preferiscono avere un’attività semplice, dove la gestione ha un costo base basso”. Ciò non significa che in Ticino solo i campeggi grandi sono destinati a sopravvivere: “No - sostiene Patelli -, io credo che quelli piccoli possano davvero diventare dei ‘boutique camping’ dove ci può essere un ospite di qualità, ma con un’offerta, inferiore, più specializzata”.

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Il Quotidiano 30.05.2025, 19:00