La maxi-inchiesta Quatur, avviata nel 2002 per far luce sulla cosiddetta ‘ndrangheta “svizzera”, è finalmente approdata in aula. Giovedì mattina, al Tribunale penale federale di Bellinzona si è svolto infatti il primo processo. La Corte, presieduta dal giudice Giuseppe Muschietti, ha condannato, con la formula del rito abbreviato, un 49enne residente in Ticino.
All’uomo (difeso dall’avvocato Gianmaria Bianchetti) è stato inflitto un anno di carcere sospeso per il traffico di 140 pistole, con relative munizioni. Pistole acquistate da armaioli ticinesi e poi rivendute in Italia. Il tutto sull’arco di cinque anni, dal 1999 al 2004. Nel corso dell’inchiesta il 49enne, incensurato, era rimasto dietro le sbarre per quattro mesi.
Ora non resta che attendere il processo principale, più volte rinviato per le lacune riscontrate in sede d’inchiesta. Quattro degli imputati – ricordiamo - dovranno rispondere dell’accusa di organizzazione criminale.
Francesco Lepori
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