Il 2013 si è rivelato impegnativo per la sezione reati economico finanziari (REF) della polizia cantonale ticinese: lo scorso anno infatti la sezione ha lavorato a 207 inchieste, di cui 135 (37 in meno rispetto al 2012) sono ormai evase, essendo relative a procedimenti penali aperti nel 2013 (79 incarti), nel 2012 (50 incarti) e prima del 2012 (16 incarti).
La maggioranza degli imputati è di origine italiana
Oltre la metà degli imputati in procedimenti penali aperti è di nazionalità italiana (il 53%), circa un terzo (31%) svizzera, mentre il restante 17% è di altre nazionalità. La preponderanza di indagati provenienti dalla vicina penisola si spiega dalla presenza in Ticino di società di intermediazione (broker) legate al mondo finanziario italiano, che hanno quale scopo principale quello di permettere a trader di banche estere di guadagnare ingentissime somme di denaro facendo la “cresta” sui prezzi di titoli non quotati in borsa.
Truffe alle assicurazioni sociali: un fenomeno radicato
L’amministrazione infedele di capitali da parte di fiduciari e le truffe a danno delle assicurazioni sociali sono altri tipi di reato sul quale gli uomini del REF si sono dovuti chinare lo scorso anno. Nel primo caso – come comunicato in una nota diffusa oggi, mercoledì – sono state aperte diverse inchieste relative a professionisti che non hanno amministrato il patrimonio di terzi conformemente agli accordi presi o che si sono appropriati illecitamente del denaro dei loro clienti. Nel secondo, probabilmente a causa del continuo aumento dei premi di cassa malati, sempre più persone hanno presentato ai propri assicuratori fatture false. Un fenomeno, questo, che esiste da lungo e che è molto radicato in Ticino.
Truffa alle assicurazioni: uno stile di vita
Nel settore assicurativo sono invece sempre più le persone che hanno fatto della truffa agli istituti la loro professione: la polizia cantonale ha avuto che fare con persone che hanno aperto false società, per poi dichiarare agli assicuratori falsi infortuni o malattie, così da intascare le indennità, o licenziare presunti dipendenti per far ottenere loro illecite indennità di disoccupazione su salari contrattuali in realtà mai percepiti.
Red.MM
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AUDIO - CSI delle 18.00 del 09/04/2014, il servizio di Romina Lara
RSI Info 09.04.2014, 20:13
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