In Ticino si è aperto il processo per l’assassinio di una donna dello Sri Lanka, uccisa a Chiasso l’11 settembre 2024. Alla sbarra il marito e il fratello di quest’ultimo, anche loro originari del Paese asiatico.
I due speravano di farla franca, facendo passare l’omicidio per un arresto cardiaco, quindi per una morte naturale. Ma non è andata secondo i piani dei due fratelli. E dopo circa tre settimane, il 3 ottobre, è stato arrestato il marito. Il 18 ottobre le manette sono scattate anche ai polsi del fratello.
Martedì mattina il giudice Amos Pagnamenta ha aperto il processo ricostruendo la relazione che legava la coppia che abitava a Chiasso: come si sono conosciuti, quando hanno iniziato a frequentarsi, come sono nati i primi problemi. Questo perché sono proprio i problemi coniugali a essere degenerati nell’omicidio della donna nell’autunno dell’anno scorso. Da quanto sostenuto dal vedovo, lei lo tradiva e avrebbe minacciato di lasciarlo, portandogli via anche la figlia. Una situazione di cui l’uomo discuteva abitualmente col fratello maggiore, che abitava a Bergamo. Gelosia, rabbia e vergogna familiare hanno spinto alla conclusione che l’unica soluzione fosse ucciderla. Qui comincia però il rimpallo delle responsabilità, con entrambi i fratelli che non si assumono questa decisione e la scaricano sull’altro. Anche sull’esecuzione ci sono tre versioni diverse, ma oggi è stata sostenuta quella in cui l’omicidio è stato commesso insieme. Fratelli che per questi motivi hanno litigato in carcere e ora non si parlano. In mattinata è stata sentita la versione del vedovo, nel pomeriggio si aggiungerà quella del fratello.

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Omicidio di Chiasso: fratelli alla sbarra si accusano a vicenda
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Processo per femminicidio di Chiasso
Telegiornale 16.12.2025, 12:30








