Ticino e Grigioni

Politica e magistratura, l’MpS denuncia “combine”

Un’interrogazione pone 64 quesiti sull’intricato “caso Alberti” - Il Movimento auspica una commissione d’inchiesta sui “rapporti oscuri” che legherebbero i protagonisti della vicenda

  • Ieri, 20:01
03:08

MPS contro le "nomine politiche" dei magistrati

Il Quotidiano 17.06.2025, 19:00

  • Tipress
Di: Quotidiano/SEIDISERA/pon 

Il Movimento per il socialismo torna alla carica sull’intricato caso che la scorsa estate ha portato all’arresto del sindaco di Bioggio, ex granconsigliere leghista e membro sospeso del consiglio d’amministrazione dell’Ente ospedaliero cantonale Eolo Alberti, accusato di amministrazione infedele e appropriazione indebita. A Bellinzona nel corso di una conferenza stampa l’MpS ha presentato una nuova interrogazione al Consiglio di Stato composta da ben 64 domande, dopo quella del 30 agosto 2024 rimasta senza risposta. Nel contempo, ha chiesto all’ufficio presidenziale del Parlamento di attivarsi a sua volta per far luce su “un intreccio fra affari, politica e magistratura”. “Rapporti oscuri, nei quali si muovono persone che – riteniamo – travalicano ruoli e competenze che la legge (ed anche la moralità politica) affida loro”, si legge in una nota stampa.

In particolare il Movimento auspica una commissione parlamentare di inchiesta sulle circostanze della nomina a procuratore pubblico di Alvaro Camponovo nel marzo del 2024.

Quest’ultimo, come noto, è figlio del dottor Claudio Camponovo, il quale altri non era che il datore di lavoro dell’allora vicecapogruppo leghista Sabrina Aldi, la vicepresidente della Commissione giustizia del Gran Consiglio che propose al plenum il nome del nuovo magistrato. La società amministrata da Claudio Camponovo, e di cui Aldi era dipendente, era la Hospita Suisse Anesthesia Care SA, attiva in ambito sanitario e in precedenza diretta proprio da Alberti (prima di passare all’EOC) e che sarebbe oggetto delle malversazioni contestategli.

All’interrogazione, il Movimento per il socialismo allega il rapporto che l’avvocato Enea Petrini presentò ai vertici della Lega che glielo avevano commissionato, il risultato di un’inchiesta di fatto parallela a quella della giustizia su quanto avvenuto in seno alla Hospita Suisse e di cui la stessa Lega dei Ticinesi aveva inizialmente negato l’esistenza.

Ma come si pone la Lega rispetto al fatto che il consigliere di Stato Norman Gobbi si sia “limitato” a dichiarare di essersi arrabbiato per la presunta combine, invece di prendere provvedimenti più incisivi. Su questo aspetto la RSI ha interpellato il coordinatore Daniele Piccaluga: “La Lega non è una monarchia e Gobbi non è un despota né un dittatore. È chiaro - dice Piccaluga - che se dovesse emergere qualcosa verranno presi i provvedimenti necessari nelle sedi opportune”. Nell’interrogatorio, davanti al Procuratore generale Andrea Pagani, Gobbi ha detto anche di aver chiesto alla deputata Aldi di dimettersi dal Gran Consiglio. Una richiesta che Piccaluga non ha rinnovato: “No, da parte mia, come nuovo coordinatore, non vi è stata alcuna richiesta in tal senso. Non è escluso, ma faremo le valutazioni nel corso dei prossimi giorni”. Contattata dalla RSI, Sabrina Aldi contesta qualsiasi accordo sulle nomine. E si dice serena su qualsiasi decisione del Gran Consiglio.

05:20

Il caso Alberti-Camponovo continua a far discutere

SEIDISERA 17.06.2025, 18:00

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