Battuta d’arresto nel progetto per il Nuovo Quartiere Officine a Bellinzona. Il Tribunale cantonale amministrativo (TRAM) ha infatti annullato la decisione del 4 aprile 2023 del Consiglio comunale sull’adozione del relativo Piano particolareggiato, come pure quella presa lo scorso gennaio dal Consiglio di Stato che aveva, da parte sua, confermato le risoluzioni del Legislativo cittadino.
La sentenza è stata resa nota venerdì dalla Città. Come si legge nel comunicato, il TRAM ha dato ragione ai ricorrenti, che lamentavano un’informazione lacunosa da parte del Municipio su alcuni aspetti del progetto. I giudici hanno constatato la necessità di chiarire più nel dettaglio gli aspetti finanziari legati all’acquisizione delle superfici pubbliche, in particolare del grande spazio centrale definito come “Almenda”, così come i possibili costi legati alle bonifiche dei terreni.
Ora per l’Esecutivo si tratta di valutare, assieme al Cantone e alle FFS, i prossimi passi per concretizzare la riqualifica e la riconversione del Nuovo Quartiere Officine. Una situazione che si traduce in un “ritardo e procrastinamento dei tempi: questo è assolutamente fuori discussione” afferma il sindaco di Bellinzona, Mario Branda, interpellato dalla RSI.
“Ci sono diversi passaggi relativamente complessi che dobbiamo capire fino in fondo. Ci obbliga con ogni probabilità a chinarci nuovamente sul progetto, definendo meglio una serie di questioni riferite in particolare a possibili risvolti finanziari”. Verosimilmente dovrà essere presentato un nuovo messaggio municipale, dice Branda, ricordando che “dalla decisione del Consiglio comunale sono trascorsi tre anni, decisamente troppi, quindi il ritardo è di almeno tre anni”.

Tutto fermo per il Quartiere Officine
Il Quotidiano 10.10.2025, 19:00

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Notiziario 10.10.2025, 15:00
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