Ticino e Grigioni

Rapporti tra Cantone e Comuni, firmata una dichiarazione d’intenti

L’obiettivo: più struttura tra i compiti e maggior federalismo - Cambia anche il modello di dialogo tra i due livelli istituzionali

  • Ieri, 20:22
  • Un'ora fa
08:12

Governo e 100 comuni ticinesi a confronto

SEIDISERA 10.09.2025, 18:00

  • TiPress
Di: SEIDISERA/FCi 

Questo mercoledì il Governo ticinese ha incontrato i sindaci e le sindache dei 100 Comuni ticinesi. Un pomeriggio che ha portato delle novità per quanto riguarda la collaborazione tra i due livelli istituzionali. La prima è stata la firma di una dichiarazione d’intenti, la seconda riguarda la piattaforma di dialogo tra Cantone e Comuni che lascerà il posto a un modello più simile a quello adottato dalla Conferenza dei governi cantonali. E non è tutto: è stato prospettato anche un messaggio governativo per fissare nella Costituzione cantonale il principio dell’autonomia cantonale. Una modifica che dovrebbe però prima passare al vaglio del popolo.

Riguardo alla dichiarazione d’intenti, il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi ha indicato ai microfoni di SEIDISERA che l’obiettivo è quello di costruire un federalismo più autentico: “Negli ultimi anni abbiamo visto frizioni a seguito di contrapposizioni, ma anche di sovrapposizioni nello svolgere i compiti di interesse pubblico”. L’invito fatto ai Comuni è quindi quello di “darsi una struttura per essere un partner più solido nei confronti dell’amministrazione cantonale”.

Per il dialogo tra Cantone e Comuni si vuole un cambio di struttura, l’attuale piattaforma verrà sostituita da “un nuovo organo di confronto politico continuo, sul modello della Conferenza dei Governi cantonali, per permettere ai Comuni di esprimere in modo univoco la propria voce e di partecipare più incisivamente ai processi decisionali”, si legge nel comunicato del Cantone.

“Ticino 2020”, la riforma dei rapporti tra Cantone e Comuni non è dunque più attuale? “’Ticino 2020’ ha fatto una fotografia su quello che sono i flussi e le competenze tra i due livelli istituzionali”, ha affermato Gobbi. Con la nuova struttura si vuole “evitare situazioni in cui si scaricano gli oneri sull’altro senza assumersene la responsabilità politica”.

E per il cittadino cosa cambia? “Il fatto di avere talvolta più chiarezza su chi fa cosa e soprattutto avere un elemento di equivalenza fiscale. Quindi se pago le imposte al Comune è per determinate servizi, se le pago al Cantone è per altri tipi di servizi”, spiega Gobbi.

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Tra Comuni e Cantone, la via futura

Il Quotidiano 10.09.2025, 19:00

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