Ticino e Grigioni

Ticino: 166 in quarantena

La maggior parte di chi si è isolato proveniva da Serbia e Macedonia. Ma per il Governo cantonale in troppi non si annuncerebbero

  • 20 luglio 2020, 19:05
  • 22 novembre, 18:55
00:27

Notiziario 17.00 del 20.07.2020 Gobbi: "La Confederazione dovrebbe fare di più"

RSI Info 20.07.2020, 18:44

  • Ti-Press

Dal 6 luglio, da quando Berna ha imposto l'obbligo di quarantena per chi rientra da paesi a rischio, in Ticino si sono annunciate 166 persone. La maggior parte proveniva da Serbia e Macedonia. Ancora troppo poche per il Governo cantonale convinto che in molti, troppi, non si annuncino all'apposita hotline per paura delle conseguenze sul proprio lavoro.

Il Consiglio di Stato chiede dunque a Berna misure di controllo più incisive alle frontiere. "Competente per i controlli alla frontiera, anche quella terrestre, è la Confederazione. E dovrebbe essere maggiormente attiva nei controlli", commenta Norman Gobbi.

Come? "Chiedendo a chi rientra - aggiunge il presidente del Consiglio di Stato ticinese - di dire da quale paese sta rientrando, in modo da poterlo tracciare. Questo oggi non viene fatto. Ed è uno dei punti che abbiamo sollevato all'autorità federale". "Questo perché, per l'autorità cantonale, che è competente per tutte le misure di controllo della quarantena, se non sappiamo chi è rientrato e nemmeno da dove, diventa difficoltoso poterlo fare", conclude Gobbi.

NOT/redMM

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