Alluvione in Mesolcina

Dopo un anno, solo a Sorte il tempo si è fermato

Il racconto dai luoghi della catastrofe del 21 giugno 2024. Gran parte del paesaggio è tornata alla normalità, fa eccezione la frazione di Lostallo che fu maggiormente colpita - Il sindaco Giudicetti: “Per la parte delle abitazioni non abbiamo potuto fare nulla”

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RG 12.30 del 21.06.2025 Il servizio di Camilla Luzzani

RSI Info 21.06.2025, 11:25

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Di: Radiogiornale/Camilla Luzzani/pon 

“È stato un anno molto impegnativo e che è passato molto velocemente, perché devo dire che abbiamo lavorato seriamente in modo molto concreto e non ci siamo persi troppo in scartoffie e pastoie burocratiche”, dice il sindaco di Lostallo Nicola Giudicetti ai microfoni della RSI, un anno dopo il maltempo che si è abbattuto sulla Mesolcina il 21 giugno del 2024 causando due morti e un disperso.

I risultati si vedono. La valle si è risollevata, tutto sembra tornato alla normalità. Sono ben visibili i punti in cui i massi si sono staccati dai due versanti della montagna, ma a valle invece sembra tutto essere tornato alla normalità. Le strade e i campi, completamente ricoperti dal fango e dalla colata di detriti, sono stati ripuliti. Le vasche di contenimento che hanno permesso di evitare il peggio, svuotate. Le strutture danneggiate, ricostruite. “Gli argini dei riali sono stati risanati, ricomposti come erano prima. Si può dire che il livello di sicurezza è uguale a quello che c’era prima dell’alluvione”, spiega Giudicetti. Bisogna ancora intervenire sul riale di San Giorgio. Si dovrebbe iniziare a partire dal prossimo mese.

Fa eccezione solo la frazione di Sorte che “si presenta com’era praticamente il 21 di giugno di un anno fa. È stata liberata la strada cantonale, è stata liberata la parte a valle della strada cantonale fra la Cantonale e la Moesa. Questo è ritornato prato e si vede che si può recuperare. Per la parte invece delle abitazioni non abbiamo potuto fare nulla, perché prima di tutto ci occorreva avere la visione del piano dei pericoli. Su questa visione si parte poi con le opere di protezione, cosa che stiamo iniziando a fare”, spiega il sindaco.

Il progetto di protezione deve però ancora ottenere l’avallo di Confederazione e Cantone. Sul piatto ci sono due varianti: un vallo di protezione che permetterebbe di deviare un’eventuale nuova colata e una seconda possibilità che prevede una delocalizzazione, ovvero l’abbandono di Sorte. Per il sindaco Giudicetti la prima resta l’opzione migliore, spera quindi che a Sorte si possa tornare a vivere.


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