All'airshow di Dittingen dove un pilota ha perso la vita in seguito a una collisione in volo, avrebbe dovuto esibirsi anche la pattuglia acrobatica ticinese dei P3 Flyers. Tra i componenti c'è anche Gianbeato Vetterli, già tra gli organizzatori degli air show di Ambrì e di Magadino, che nel momento dell'impatto era intento a preparare il suo velivolo. Il giorno prima dello schianto, sabato, aveva visto la figura acrobatica dei tre aerei, "esercizi relativamente semplici" secondo lui.
Nello spazio di una settimana ci sono stati tre incidenti nell'ambito di queste spettacolari manifestazioni aeree: sette paracadutisti sono morti a Bratislava, almeno 11 sono le vittime dopo che un jet ha impattato sopra una strada in Gran Bretagna, ed infine domenica lo scontro di Dittingen.
Per il pilota ticinese le cause di questi incidenti non vanno ricercate in problemi tecnici delle macchine, dei velivoli. "Nel campo dell'aviazione, ha riferito, la percentuale degli errori umani è altissima mentre quella degli errori meccanici è bassissima". Una tragica fatalità, secondo lui, che è provata anche storicamente. "E' una cosa che succede regolarmente, ha commentato analizzando gli incidenti avvenuti nei diversi paesi, di colpo ci sono due, tre, quattro incidenti che non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro ma che compongono una sfortunata serie".
Red.MM/CSI
Quotidiano del 24.08.2015: Testimone della collisione aerea
CSI-18.00 del 24.08.15-Il servizio di Alessandro Tini