Mondo

Germania inascoltata a Praga

Il Gruppo di Visegard ribadisce di non voler accogliere una quota obbligatoria di migranti

  • 11.09.2015, 20:02
  • 16.06.2023, 09:30
Il ceco Zaoralek e il tedesco Steinmeier

Il ceco Zaoralek e il tedesco Steinmeier

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Il cosiddetto Gruppo di Visegard (Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Ungheria) ha ribadito venerdì la sua ostilità al piano proposto dal presidente della Commissione UE Jean-Claude Juncker, che auspica che ogni Stato membro dell’Unione accetti di accogliere una quota obbligatoria di profughi.

A nulla è dunque valsa la visita a Praga del capo della diplomazia tedesca Frank-Walter Steinmeier che ha tentato di convincere i suoi omologhi dell’Europa dell’est facendo appello al "bisogno di solidarietà fra i 28" per fare fronte alla crisi migratoria, che ha definito come "la più grande sfida della storia dell’UE".

"Gli Stati", ha detto Lubomir Zaoralek, il ministro degli esteri ceco, "devono avere il controllo sul numero di rifugiati che sono pronti ad accettare". Una posizione ribadita il giorno prima anche dalla Romania, raggiunta venerdì anche dalla Danimarca, che come il Regno unito e l’Irlanda, è esentata dalla politica sul diritto d’asilo dell’UE.

afp/ZZ

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