La strategia di Washington per contrastare l'avanzata dei guerriglieri dello Stato islamico in Siria e Iraq dà frutti. "Siamo all'inizio, ma le informazioni di cui disponiamo mostrano che la tattica è pagante", ha dichiarato un portavoce. "Come ha sottolineato il presidente Obama, si tratta però di un'operazione di lungo respiro", ha aggiunto il funzionario.
Per quanto riguarda l'assedio di Kobane, la città curdo-siriana nella morsa degli estremisti, i raid dell'alleanza si sono moltiplicati. Ciò non ha però impedito ai fondamentalisti di penetrare per la prima volta nel centro. A detta della Casa Bianca, per respingerli definitivamente occorrerebbe un appoggio ben organizzato da terra.
Uniti contro i terroristi
Da Parigi John Kerry ha intanto annunciato che un’intesa è stata raggiunta col suo omologo Sergei Lavrov al fine d'intensificare lo scambio d'informazioni per lottare contro lo Stato islamico. I ministri degli esteri statunitense e russo si sono trovati d'accordo sul fatto che una simile organizzazione terroristica non può esistere nel XXI secolo.
AFP/Reuters/dg
RG 08.00 del 15.10.2014 La corrispondenza di Thomas Paggini