"Non avremo mai una risposta"
Parigi, dopo gli attentati. Morad, taxista, avrebbe voluto che gli autori venissero arrestati. E' già tempo di teoria dei complotti. L'intervista
DA PARIGI
"Cosa cambierà? Le persone saranno sicuramente più diffidenti". Morad fa il taxista. Guida senza guardare il navigatore. Conosce bene le strade di Parigi. Lo incontriamo poche ore dopo l'uccisione dei due fratelli Kouachi, i presunti autori della spartoria alla redazione di Charlie Hebdo, e dopo che anche l'assalitore del supermercato kosher è stato freddato. Non vuole parlare davanti a una telecamera, preferisce che venga registrata solo la sua voce , “è più sicuro, voglio dormire tranquillo di notte”.
- Avrei preferito che fossero arrestati
La capitale francese, calata la notte, sembra essere sollevata. L'Arc de Triomphe è ben illuminato, la gente passeggia sui trottoirs, ogni tanto spunta il poster-simbolo di “Je suis Charlie”. Il nero dello sfondo mette in evidenza la scritta bianca. “Spero che le persone ora non mischino tutto”, continua Morad, “spero che saranno abbastanza intelligenti, che non faranno confusione”. La sua più grande preoccupazione, ci confessa, è che si infiammino le tensioni fra non musulmani e musulmani.
- Devono mostrare le foto
La radio in sottofondo intanto riporta i fatti della giornata, tutti e tre sono stati uccisi. “Personalmente avrei preferito che venissero arrestati”, continua Morad, “per domandare loro perché hanno fatto tutto questo, cosa gli è passato per la testa...Non avremo mai una risposta”. Morad guida e abbassa il volume. “Sapete”, ci dice, “non tutti però credono a quello che raccontate voi giornalisti...”.
- La teoria del complotto
Decide di accostare per chiarire meglio il suo pensiero, per non essere distratto dalla guida. Prende il suo telefonino e ci fa vedere delle foto da un sito internet. “Ci sono persone che mettono in dubbio quello che viene mostrato alla televisione..ma alcune cose non tornano. Vogliamo vedere le foto dei Kouachi e di Coulibaly, per non avere più dubbi...capite?” . Capiamo. E' già tempo della teoria dei complotti.
Alessandra Spataro