L’immortalità, almeno per i documenti cartacei, sembra essere stata raggiunta. I manoscritti bibliografici vaticani, infatti, saranno “salvati” grazie a nuove tecnologie, che prevedono l’utilizzo di nanotecnologie per la loro digitalizzazione e riversamento su nastro.
L’incarico, sottoscritto mercoledì, è stato affidato a una società norvegese, specializzata in questa pratica. Un prototipo creato attraverso questa innovativa procedura, il codice urbinate della Divina Commedia, è già conservato al World Arctic Archive, sulle isole Svalbard in Norvegia, in condizioni tali che la sua “vita” è stimata in almeno mille anni.
"Oggi, alla conservazione tradizionale si è affiancato un ulteriore strumento: la digitalizzazione ad alta definizione”, ha sottolineato Cesare Pasini, prefetto della Biblioteca Vaticana, durante la presentazione del progetto.
ATS/bin