Abdelkader Merah, fratello di Mohamed, il fondamentalista islamico ucciso dalla polizia nel marzo del 2012 a Tolosa dopo essersi reso colpevole dell'assassinio di sette persone, tra cui tre bambini di religione ebraica, e del ferimento di altre sei, è stato condannato giovedì in seconda istanza a 30 anni di carcere per complicità.
Una pena più severa rispetto a quella inflittagli nel primo processo, svoltosi nel novembre del 2017, anch'esso a Parigi, quando i giudici lo ritennero responsabile unicamente di connivenza con terroristi. Un terzo individuo, Fettah Malki, che aveva fornito le armi, era stato punito in quell'occasione con 14 anni di reclusione.
Il ricorso era stato presentato dall'accusa, che aveva chiesto l'ergastolo.
AFP/dg