Stati Uniti e Organizzazione mondiale della sanità promuovono test per un medicamento chiamato ZMapp, usato su due missionari statunitensi ammalatisi di ebola con risultati apparentemente buoni, anche se non si conoscono ancora gli effetti a lungo termine e collaterali.
Il siero non sarebbe ancora disponibile in grandi quantità, ma rappresenta comunque una speranza nella lotta a una malattia contro la quale non esistono vaccini o trattamenti efficaci convalidati e che uccide fra il 60 e il 90% dei contagiati (1'711 casi e 932 morti finora nell'epidemia in corso).
Mentre il virus è giunto in Europa, dove è stato trasferito un malato spagnolo in condizioni stabili, per combatterne la diffusione Sierra Leone e Liberia, due dei paesi più colpiti, hanno mobilitato l'esercito. Nel primo due città dell'est sono state poste in quarantena per due o tre mesi, mentre nel secondo è stato decretato lo stato di emergenza. A centinaia di persone è stato impedito l'accesso alla capitale Monrovia.
pon/AFP/Reuters/ATS
RG 08.00 dell'08/08/2014 La corrispondenza di Thomas Paggini
RSI New Articles 08.08.2014, 10:27
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