Il Consiglio federale venerdì scorso ha dato un nuovo giro di vite: da oggi i ristoranti i bar e le strutture per il tempo libero, lo sport e la cultura sono chiusi per un mese. Ci si ferma anche in Romandia: non sottoposti fin qui al regime federale, Neuchâtel, Friburgo, Vaud e Vallese hanno deciso di chiudere anche loro i ristoranti da sabato sera. E dopo Argovia, anche Soletta chiuderà dal 27 al 31 dicembre i negozi non essenziali.
L'obiettivo è ridurre in modo netto e rapido il numero dei casi. In Ticino sono 255 i contagi registrati nelle ultime 24 ore, con 7 decessi. La seconda ondata è già più mortale della prima, in cui persero la vita 350 ticinesi, visto che il bilancio complessivo è salito a 710 vittime. Nei Grigioni, invece, si registrano 111 casi e tre morti in un giorno.
Le prime 107'000 dosi di vaccino prodotte da Pfizer/BioNTech sono intanto state consegnate alla Svizzera, che nei prossimi giorni effettuerà le prime azioni mirate di vaccinazione. Parallelamente, scatta una campagna di informazione per la popolazione.
La Confederazione sta valutando con i Cantoni se effettuare test a tappeto nelle regioni più frequentate dai turisti britannici . È una delle ipotesi sul tavolo di fronte alla mutazione del coronavirus registrata nel Regno Unito e in Sudafrica e che ha portato allo stop comunicato ieri ai cittadini provenienti da queste nazioni. Coloro che già si trovano in Svizzera devono sottoporsi a quarantena. La Confederazione ha già raccolto i dati della maggior parte di loro e li sta contattando, al loro indirizzo di soggiorno o via sms.
Joe Pieracci, Dario Lanfranconi, Enrico Campioni, Alberto Silini, Stefano Pongan