Ticino, "cure intense a rischio saturazione"
"In Ticino, se si continua di questo passo, le cure intense rischiano di essere piene entro lunedì prossimo": sono le parole di Daniel Koch, capo della divisione malattie trasmissibili dell'Ufficio federale della sanità pubblica in merito alla pandemia di coronavirus in corso.
I morti in in Svizzera a causa del nuovo coronavirus sono finora oltre 20; di questi, 10 in Ticino, dove nelle ultime 24 ore hanno perso la vita due persone anziane affette da patologie preesistenti e dove i casi di contagio registrati hanno superato le 400 unità.
Anche le autorità grigionesi hanno comunicato oggi, martedì, il primo decesso registrato nel cantone, dove le positività confermate sono 64, con alcune persone ricoverate in terapia intensiva.
Nel frattempo, sono scattate in tutto il paese le chiusure e le restrizioni di ampia portata decretate dal Consiglio federale per contenere la propagazione del virus.
In tutta la Svizzera, sono oltre 2'700 i casi di contagio accertati, secondo il bilancio comunicato dall'Ufficio federale della sanità pubblica.
La cronaca della giornata di ieri
A livello mondiale si registrano oltre 180'000 casi confermati dall'inizio dell'epidemia. I decessi sono stati più di 7'100 mentre quasi 80'000 persone sono guarite.
di Alex Ricordi, Marija Milanovic, Simone Fassora, Dario Lanfranconi, Elena Boromeo e Ludovico Camposampiero
“In Ticino, se si continua di questo passo, verso lunedì prossimo le cure intensive rischiano di essere piene. I pazienti dovranno essere trasferiti altrove, ma questo significa che l’intero paese deve reagire per evitare che in tutta la Confederazione non ci siano più posti per curare i malati gravi”. Sono le parole di Daniel Koch, il capo della divisione malattie trasmissibili dell’Ufficio federale della sanità pubblica, in merito alla pandemia di coronavirus.
I reparti di terapia intensiva in Svizzera saranno comunque saturi nelle prossime settimane? “L’onda epidemica è destinata a continuare, ma questo non significa che automaticamente tutti gli ospedali non avranno più posto in cure intense – ha risposto Koch durante un’intervista concessa al telegiornale della RTS –, se facciamo il possibile per tutelare le persone a rischio e i malati cronici, possiamo evitare questo scenario”.
“È l’ultimo appello: la popolazione deve cambiare le proprie abitudini, dobbiamo tutti capire che ognuno deve fare uno sforzo, altrimenti sarà una catastrofe”, ha ribadito Koch.
“Ci avviciniamo al punto critico”
Il medico cantonale Giorgio Merlani, interpellato dalla RSI, non ha voluto esprimersi direttamente sulle dichiarazioni di Koch ma ha dichiarato: “La situazione è seria. I numeri sono importanti e la progressione è rapida. Ci avviciniamo al punto critico. È il momento che tutti si assumano le proprie responsabilità, che tutti facciano la loro parte. Ogni giorno perso adesso conta davvero”.
Il coronavirus ha contagiato anche un buon numero di sportivi. Nel basket NBA, dove il primo era stato il francese Rudy Gobert, asintomatico ma positivo anche il fenomeno Kevin Durant
Nel mondo del calcio, invece, dove la malattia si è diffusa fra l’altro nell’organico del Valencia, dopo quello di Rugani c’è intanto un secondo caso in seno alla Juventus, quello di Matuidi:
La IIHF non ha ancora preso la decisione di cancellarli perché deve assicurarsi il rimborso assicurativo, ma l’evento in Svizzera non avrà quasi certamente luogo
La Turchia, fin qui sospettata di aver nascosto la diffusione del virus sul suo territorio, ha annunciato la prima vittima della COVID-19. Il numero dei contagiati sfiora il centinaio, raddoppiato rispetto alla vigilia
Cinque morti, due in più del precedente bilancio, 695 test positivi, 95 pazienti in ospedale e 22 in cure intense: sono le cifre aggiornate dell’epidemia nel canton Vaud. Il cantone è fra quanti hanno chiesto l’aiuto dell’esercito e ha mobilitato anche la protezione civile
La Danimarca ha deciso di inasprire le misure messe in atto per combattere l’epidemia di coronavirus. I provvedimenti presi dal Governo danese limitano i raggruppamenti ad un massimo di 10 persone e ordinano la chiusura degli esercizi commerciali, ad eccezione dei supermercati e delle farmacie. Le misure entreranno in vigore alle 10h00 di mercoledì 18 marzo 2020.
I leader dell’Unione Europea hanno deciso la chiusura delle frontiere con l’esterno, mettendo così in atto la misura proposta nella giornata di ieri dal Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al termine della videoconferenza con i leader del G7. Il provvedimento non consentirà spostamenti non essenziali in Europa da parte di viaggiatori che arrivano da spazi esterni per i prossimi 30 giorni. Ad annunciarlo è stata Angela Merkel, precisando che la Germania implementerà questa decisione da subito al fine di combattere il propagarsi dell’emergenza coronavirus. Allo stesso tempo la Cancelliera tedesca ha però ribadito l’importanza della libera circolazione delle merci, per le quali saranno istituite delle linee veloci al fine di facilitarne il flusso. Chi ha già fatto sapere invece che non seguirà queste misure è il Regno Unito, che non ha intenzione di applicare restrizioni temporanee ai viaggi verso l’UE.
Dopo Italia, Svizzera, Spagna e Francia anche il Belgio ha messo in atto importanti misure restrittive allo scopo di contenere l’epidemia di coronavirus. Il governo belga ha annunciato il “lockdown” della nazione a partire da mezzogiorno di mercoledì 18 marzo 2020, che durerà almeno fino a domenica 5 aprile.
È dalla Seconda guerra mondiale che non si assiste in Svizzera a una mobilitazione dell’esercito di così ampia portata. Per venire in aiuto alle autorità cantonali alle prese con l’epidemia di coronavirus, il Consiglio federale ha innalzato il servizio d’appoggio dell’esercito da 800 a 8’000 militari. “Certo sono nervoso, sento la pressione addosso, e sono cosciente del fatto che la popolazione ha bisogno di noi”, ha dichiarato da parte sua il capo dell’esercito Thomas Süssli in un’intervista rilasciata alla RTS.
Per quanto riguarda i casi di contagio tra chi indossa la divisa grigioverde, Süssli ha dichiarato che finora circa 200 soldati sono stati sottoposti al teste, e 10 di loro sono risultati positivi.
Negli Stati Uniti sono stati superati i 5.000 casi di contagio da coronavirus. Il bilancio delle vittime sale attorno ai 100 morti. È quanto emerge dagli ultimi dati della autorità federali e locali.
Il Governo britannico ha annunciato martedì un pacchetto finanziario “senza precedenti” da 330 miliardi di sterline (404 miliardi di franchi) per far fronte all’emergenza coronavirus.
Gli aiuti - sotto forma di crediti garantiti dal governo e altre forme di finanziamento - andranno a imprese grandi e piccole colpite dalle conseguenze della crisi, è stato spiegato martedì durante una conferenza stampa. Sono anche previsti contributi da 25’000 sterline (30’600 franchi) pronta cassa per ogni pub o negozio costretto ad affrontare “un periodo ponte” di chiusura temporanea o di contrazione degli affari. Previste anche facilitazioni sulle ferie e sui mutui, con tre mesi di sospensione del pagamento delle rate per le famiglie.
Mercoledì dalle 14 alle 16 Rete Uno, Rete Due e la pagina FB RSINews proporranno un programma straordinario in un un momento di emergenza globale che non ha precedenti nella nostra storia. La trasmissione intitolata “Tutti insieme per sconfiggere il virus” proporrà riflessioni di fondo sulla dinamica del virus, i suoi aspetti culturali e sociali, ma soprattutto le risposte degli esperti a tante domende.
Per sciogliere i dubbi medici, virologi e psicologi risponderanno in diretta agli interrogativi riguardanti aspetti anche molto concreti dei conduttori e del pubblico sul coronavirus e sui comportamenti da adottare. Che fare al supermercato? Meglio pagare con la carta? Con i nipotini nemeno una passeggiata nel bosco? Come gestire le domande dei bambini e dei ragazzi?
È possibile partecipare al telefono (0848 03 08 08), via Whatsapp (079 873 98 25), sulla pagina Facebook RSINews e via e-mail mobydick@rsi.ch.
Le pandemie vanno a ondate e nel caso del coronavirus ci vorrà tempo prima che il 60-70% della popolazione sarà immune e quindi prima che l’emergenza sarà definitivamente superata. “Parliamo di mesi, noi partiamo dal presupposto che saranno due anni”. Lo afferma Lothar Wieler, presidente del Robert Koch Institut, secondo cui per avere un vaccino testato bisognerà aspettare l’anno prossimo.
Nell’audio, il servizio di Thomas Paggini andato in onda al radiogiornale 18.30 del 17.03.2020.
Il consigliere di Stato vallesano Frédéric Favre, capo del Dipartimento della sicurezza, è risultato positivo al coronavirus. È attualmente isolato al suo domicilio e il suo stato di salute è buono. Gli altri membri del Governo hanno subito un test che si è rivelato negativo.
Isolato a casa sua, Favre continua a dirigere il suo dipartimento utilizzando i mezzi di comunicazione online. I suoi famigliari sono dal canto loro in auto-quarantena.
Quale misura precauzionale, il Consiglio di Stato ha tuttavia deciso di non riunirsi oggi per la sua settimanale seduta. Questa è mantenuta ma sotto forma di conferenza telefonica. Il numero di sedute e di incontri sarà limitato allo stretto necessario nel corso delle prossime settimane, si legge in un comunicato.
Il settore agricolo non si ferma. Nonostante la pandemia, il lavoro nel primario procede complessivamente come prima se non di più. Il rifornimento di prodotti non è in pericolo, tuttavia non mancano alcune problematiche, come l’esplosione degli ordini e la mancanza della manodopera estera stagionale. A pagare il prezzo più alto nell’immediato è il settore viticolo, che subisce la chiusura degli esercizi pubblici, ma anche il settore caprino, con l’annullamento delle diverse rassegne del capretto che di norma si tengono in questo periodo. Ascolta il servizio di Flavio Maddalena per le Cronache della Svizzera italiana
Sono complessivamente 26’062 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a lunedì di 2’989. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 31’506. Sono i dati di martedì dell’ormai consueto bilancio della protezione civile italiana. Anche i decessi sono saliti: nelle ultime 24 ore se ne sono registrati 345, portando così il totale dall’inizio dell’epidemia a 2’503. Le persone totalmente guarite sono 2’941. Uno dei dati più preoccupanti riguarda i malati ricoverati in terapia intensiva: ad oggi sono oltre 2’000.
Dal mondo sindacale oggi sono giunte segnalazioni riguardo ai cantieri dell’Ufficio federale delle strade (USTRA). “Sono praticamente gli unici - dicono i sindacalisti di UNIA e OCST - che vanno avanti a regime in Ticino”. Poco fa è però arrivato il cambio di rotta: da domani la filiale di Bellinzona eseguirà una verifica sistematica dei cantieri lungo l’autostrada per fermarli dove questi lavori non sono urgenti. Ascolta la dichiarazione del portavoce Eugenio Sapia.
Le immagini dei satelliti dell’Agenzia spaziale europea (ESA) mostrano una riduzione dell’inquinamento sulla pianura Padana, da gennaio a marzo.
Lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta comunica che in Ticino nelle ultime 24 ore sono stati registrati due decessi legati al Covid-19. Si tratta di due persone anziane, affette da patologie preesistenti. In totale in Ticino sono stati finora registrati 10 decessi legati al coronavirus.
I nuovi casi di contagio registrati sono 92, per un totale di 422 casi positivi cumulativi a partire dal 25 febbraio 2020.
Per la Posta garantire la fornitura del servizio universale in Svizzera resta l’obbiettivo dichiarato, ma – come spiegato in una nota – “la tutela della salute dei dipendenti si ripercuote anche sull’esercizio e sui servizi della Posta.” Nonostante quindi la consegna di pacchi, lettere e giornali andrà avanti come sempre, “è possibile che questi invii vengano consegnati con un certo ritardo rispetto al solito”.
Il gigante giallo aggiunge che le ordinanze del Consiglio federale “possono portare alla chiusura delle agenzie postali in negozi partner, ma le filiali gestite in proprio rimangono aperte”.
Un primo decesso legato al coronavirus si è registrato anche nel canton Neuchâtel. La vittima è un uomo di 79 anni già affetto da altre patologie, ricoverato presso l’ospedale di La Chaux-de-Fonds.
“La popolazione deve assolutamente seguire le indicazioni delle autorità. Non possiamo fermare il virus, ma proteggere le persone a rischio”. Lo ha ribadito martedì Daniel Koch, capo della divisione Malattie trasmissibili dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) in una conferenza stampa a Berna.
Hotelplan ha deciso di sospendere la propria programmazione in Svizzera fino al 19 aprile 2020 e di accettare nuove prenotazioni solo a partire dal 20 aprile. Di conseguenza, tutti i pacchetti di viaggio già prenotati fino a questa data verranno annullati o ri-prenotati per altra data di partenza senza penali, fa sapere il tour operator.
Istruzione di comportamento delle autorità: restate a casa, soprattutto se siete in età avanzata o malati. Uscite soltanto se dovete andare al lavoro e non potete lavorare da casa, se dovete recarvi dal medico o in farmacia, se dovete fare la spesa o se dovete aiutare qualcuno.
Il Consiglio federale e la Svizzera contano su di voi!
Secondo quanto affermato in conferenza stampa dal brigadiere Raynald Droz, finora le richieste di supporto all’esercito sono pervenute dai seguenti cantoni: Ticino, Grigioni, Basilea Campagna, Neuchâtel, Turgovia, Vaud, Vallese e Berna.
Venerdì la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) presenterà nuove proposte che tengano conto anche dei lavoratori temporanei e di quelli con contratto a tempo determinato. La SECO sta lavorando per trovare misure che vadano oltre agli strumenti attualmente disponibili, ha dichiarato la segretaria di Stato Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch ai media. Il lavoro ridotto, che è ampiamente utilizzato, è attualmente la misura migliore per imprenditori e dipendenti. Un’altra soluzione è fare ricorso alle fideiussioni. Venerdì la SECO presenterà proposte per coprire le aziende e i privati che non possono avvalersi di queste possibilità.
Lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta ha comunicato martedì che, per limitare la velocità di diffusione del coronavirus e in considerazione del fatto che giovedì 19 marzo è festivo, è ordinata la chiusura in Ticino di tutte le attività commerciali e produttive tra giovedì 19 marzo e sabato 21 marzo 2020 inclusi.
In questo lasso di tempo potranno restare aperte le seguenti attività, peraltro già escluse dall’obbligo di chiusura:
- punti vendita di generi alimentari e di prima necessità nonché i punti vendita di articoli medici e sanitari;
- farmacia e drogherie;
- chioschi;
- stazioni di servizio per l’approvvigionamento dei veicoli con carburante;
- servizi di consegna e distribuzione di cibo a domicilio;
- mense sociali senza scopo di lucro, mense negli ospedali e nelle case di cura, case anziani e scolastiche non aperte al pubblico;
- ristoranti annessi alle strutture alberghiere limitatamente all’utilizzo da parte di clienti che vi pernottano;
- i servizi postali, bancari, finanziari, assicurativi e l’attività del settore agricolo, di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi
“Queste attività sono tenute a ridurre al minimo l’impiego di personale e a garantire il rispetto delle norme igieniche accresciute e di distanza sociale” si legge nel comunicato. L’ordine di chiusura non si applica alle aziende che beneficiano di un permesso federale o cantonale per urgente bisogno o indispensabilità tecnica ed economica e agli usuali servizi di picchetto d’urgenza. Possono rimanere aperte le strutture sanitarie, socio sanitarie e gli studi e strutture di professionisti della salute come da indicazione del Medico cantonale.
La polizia cantonale vigilerà sul rispetto delle disposizioni e, in caso di mancato rispetto, avvieranno immediatamente i procedimenti penali “per accertare le potenziali violazioni del codice penale e/o di altre leggi speciali applicabili ai singoli casi” conclude la nota.
Il Dipartimento della Sanità dello Stato di Sao Paulo ha annunciato oggi il primo decesso su suolo brasiliano riconducibile al coronavirus. Maggiori dettagli verranno forniti nel corso della giornata di martedì.
Un primo decesso legato al coronavirus è stato registrato nei Grigioni. Si tratta di una 78enne, deceduta nella notte tra lunedì e martedì in Valposchiavo, che soffriva di una malattia pregressa.
Questa mattina le persone di 65 anni o più hanno ricevuto una lettera da parte del Consiglio di Stato ticinese. La missiva si rivolge alla categoria più a rischio nell’emergenza coronavirus, con l’obiettivo di sensibilizzare in particolare questa fascia popolazione riguardo alle misure per evitare il contagio. Le raccomandazioni riguardano consigli pratici come mantenere la distanza di almeno un metro, non accudire bambini e ragazzi, oltre ad evitare ogni forma di contatto fisico e i luoghi pubblici o affollati. In caso di necessità chiunque può rivolgersi alla hotline istituita dal Cantone al numero 0800 144 144.
“La pubblicità apparsa questa mattina sui quotidiani ticinesi relativa all’apertura dei negozi nella giornata di giovedì 19 marzo 2020 (San Giuseppe) lascia senza parole”. A dirlo è l’Organizzazione cristiano sociale ticinese che chiede al contrario alla grande distribuzione, “quale atto di coerenza e di responsabilità, di non aprire i negozi giovedì 19 marzo 2020”.
“Da una parte le autorità federali e cantonali chiedono alla cittadinanza di evitare assembramenti, mentre dall’altra, in una giornata durante la quale molte più persone avranno la possibilità di stare a casa in quanto non occupati professionalmente, viene offerta un’occasione in più per uscire di casa” scrive il sindacato, che ricorda come potrebbe essere anche l’occasione per un giorno di meritato riposto per il personale della vendita.
Sull’onda dell’emergenza coronavirus, Flixbus sospende fino a nuovo avviso, e a partire dalla mezzanotte, i suoi servizi di trasporto in Germania e all’estero. Lo ha reso noto oggi l’impresa a Monaco di Baviera.
Hans-Peter Lenz, a capo del Centro di gestione delle crisi del DFAE ha ribadito che ieri il Consiglio federale ha chiesto ai viaggiatori svizzeri di rientrare, in quanto sussiste “il pericolo di rimanere bloccati da qualche parte nel mondo a causa delle numerose restrizioni all’ingresso”. Anche le cancellazioni dei voli rappresentano un problema, ma i passi diplomatici intrapresi dal DFAE dovrebbero aiutare a capire meglio la situazione.
I cittadini svizzeri sono responsabili del viaggio di ritorno, spese comprese. Tuttavia, Berna potrebbe fornire un aiuto, ma ogni situazione dovrà essere valutata singolarmente.
Christian Bock, direttore dell’Amministrazione federale delle dogane, ha fatto il punto – in conferenza stampa – sulla situazione alle frontiere: ad oggi sono 2’300 le persone alle quali è stato rifiutato l’ingresso. “Si può inoltre notare una riduzione significativa del traffico passeggeri transfrontaliero: ieri ad esempio in Ticino abbiamo registrato un calo del 73% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. In tutta la Svizzera, il calo è del 37%”.
L’importazione, l’esportazione e il transito delle merci funzionano normalmente, ha concluso Bock.
Drastiche misure disposte in Brasile per l’emergenza coronavirus: lo stato d’emergenza è stato infatti proclamato nello Stato di Rio de Janeiro e nella città di San Paolo, che attualmente rappresentano i due principali focolai di propagazione della malattia nel Paese sudamericano. Le restrizioni imposte concernono segnatamente i trasporti pubblici e la ristorazione.
Numerose telefonate ingannevoli sono state segnalate in Ticino. Finti operatori sanitari stanno contattando gli anziani in Ticino per offrire prodotti o tamponi a domicilio
La direttrice della SECO Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch, durante la conferenza stampa informativa in corso a Berna, ha spiegato che “’industria ed edilizia continuano a funzionare, la Svizzera è ben equipaggiata e la SECO sta lavorando per sostenere l’economia. Si tratta di trovare soluzioni per coloro che non sono ancora coperti dalle attuali misure.”
Ineichen-Fleisch ha sostenuto l’utilizzo degli indennizzi per lavoro ridotto, “un ottimo mezzo in situazioni simili”. Altri nuovi strumenti devono prima di tutto venire impostati e introdotti, per questo al momento il lavoro ridotto resta la soluzione principale. Sono già migliaia le domande inoltrate e, a partire da giovedì, sarà aperta una hotline dedicata.
Il nuovo bilancio fornito dall’Ufficio federale di sanità pubblica (UFSP) riferisce di 2’700 casi di contagio in Svizzera, contro 2’300 del giorno precedente. I decessi sono almeno 19, secondo il bilancio ufficiale dell’UFSP. La Confederazione, che ha ormai rinunciato a presentare un report dettagliato dei dati, rileva che queste cifre si basano su dati pervenuti martedì mattina. Per questo potrebbero esserci divergenze rispetto alle comunicazioni fatte dai cantoni. Secondo le cifre fornite dall’agenzia Keystone-ATS i decessi sarebbero infatti 25.
L’emergenza coronavirus rischia di penalizzare in maniera importante l’economia svizzera, almeno nella prima parte dell’anno. Ad annunciarlo è stato il Centro di Ricerca Congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF), che prevede una recessione nel primo semestre, questo prima di una ripresa. Grazie alle misure di sostegno varate dal Consiglio Federale le ripercussioni sul mercato del lavoro dovrebbero essere tuttavia limitate. La crescita economica della Confederazione calerà dall’1,8% - previsto prima della pandemia - allo 0,3%. Per il 2021 il KOF ha comunque previsto un aumento del Prodotto interno lordo (PIL) dell’1,4%.
Tre persone sono risultate infette da coronavirus alla scuola reclute di Airolo e si trovano ora sottoposte a isolamento. Altre reclute sono state poste per sicurezza in quarantena, ha dichiarato oggi il portavoce dell’esercito Stefan Hofer.
In una lettera aperta ai tifosi il CEO di Liberty Media Chase Carey ha auspicato che il campionato di F1 potrebbe ripartire dal GP d’Olanda. La FIA e i rappresentanti delle varie scuderie sono al lavoro per pianificare nuovamente la stagione 2020, che potrebbe prendere il via dal GP di Zandvoort attualmente in programma il prossimo 3 maggio. Le gare previste in Bahrain, Vietnam e Cina, sospese a causa dell’emergenza coronavirus, potrebbero essere recuperate nella seconda parte del calendario, una soluzione simile a quella adottata dalla MotoGP.
Chiunque non rispetti i divieti imposti ieri dal Governo per contenere l’epidemia di coronavirus, rischia una sanzione penale fino a tre anni di reclusione. Punizioni sono segnatamente previste per chi, fino alla data del 19 di aprile, non rispetta il divieto di manifestazioni o la chiusura degli esercizi pubblici, come bar e discoteche, ma anche palestre o saloni di parrucchieri. Nelle rivendite di generi alimentari, come pure nelle stazioni di servizio, vanno invece rispettate le prescrizioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) concernenti le norme igieniche e la distanza tra le persone. Le varie polizie cantonali sono già all’opera per far rispettare i divieti.
La società cantonale Spazzacamini Ticino SCST e le sue 32 aziende associate comunicano martedì la sospensione “da oggi e fino al 29 marzo 2020 delle proprie attività ordinarie, aiutando così a frenare la diffusione del virus”.
Per garantire la sicurezza dei propri clienti e la continuità di funzionamento dei sistemi di riscaldamento “ogni associato ha creato un servizio di picchetto, autorizzato dagli organi competenti”.
Fisioterapisti, dentisti, ergoterapisti, massaggiatori, psicologi, veterinari,… Nessun divieto, ma attività ridotta al minimo – Le direttive
La Spagna ha registrato quasi 2’000 nuovi casi confermati di Covid-19 nelle ultime 24 ore e 182 decessi legati alla malattia. I contagi totali nel Paese sono ormai 11’178, mentre i morti 491. Le persone guarite sono invece 1’098.
La mobilitazione dell’esercito interessa da vicino anche le scuole sanitarie 42, che dal 1972 hanno la loro sede ad Airolo, dove proprio oggi sta entrando in servizio una compagnia da 120 persone per un’istruzione specifica. Il colonnello di Stato Maggiore Daniele Meyerhofer: “Stiamo facendo della formazione mirata all’impiego per appoggiare eventuali strutture sanitarie del paese. Ho 410 soldati, più i quadri, arriviamo ad una capacità di circa 500 persone. Questi stanno facendo gli ultimi blocchi di formazione in modo da essere pronti a partire da lunedì”.
La voce nel servizio radiofonico Prima Pagina del 17.03.20.
Il Municipio di Morcote ha istituito una cellula di crisi composta dal sindaco e altri due membri tecnici per fronteggiare al meglio la difficile situazione che tutta la popolazione sta vivendo e purtroppo vivrà per le prossime settimane, che gestirà anche il gruppo dei volontari cittadini. La cellula di crisi agirà autonomamente nell’attuare le disposizioni di principio decise dal Municipio, il quale verrà costantemente tenuto informato. È stata attivata anche una hotline comunale che risponde al numero 079 131 98 45.
L’attore Tom Hanks e la moglie Rita Wilson, che erano stati ricoverati cinque giorni in Australia fa dopo essere risultati positivi al coronavirus, sono stati dimessi oggi. Sulle loro condizioni di salute non erano stati forniti dettagli.
La Sezione forestale ticinese, considerato lo stato di necessità e valutata l’evoluzione dello stato della vegetazione in relazione al rischio di incendi, ha decretato il divieto assoluto di accendere fuochi all’aperto a partire da oggi, martedì 17 marzo.
Viene lanciato infine anche un appello alla responsabilità di ogni singolo cittadino “affinché rispetti tale disposizione, evitando di creare situazioni che vadano a caricare ulteriormente e mettano a repentaglio la salute delle forze di primo intervento.”
L’ex consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, in qualità di presidente della fondazione Pro Senectute, ha rivolto oggi un appello agli anziani, esortandoli a rispettare “le disposizioni federali e cantonali relative al coronavirus”. In una nota l’organizzazione sottolinea che gli over 65 costituiscono un gruppo a rischio. La stragrande maggioranza dei decessi legati al coronavirus sono infatti di persone in età pensionabile.
Lastre di plexiglas alle casse. È la misura che Migros intraprenderà, nei prossimi giorni, per proteggere il personale che lavora alle casse delle sue rivendite. “Per Migros, la protezione dei collaboratori è la prima priorità”, ha dichiarato il portavoce dell’impresa Marcel Schlatter. I 100’000 dipendenti di Migros sono già stati dotati di disinfettanti. L’azienda fa inoltre appello alla sensibilità dei clienti, affinché mantengano il distanziamento sociale.
L’esercito svizzero è stato chiamato a contribuire alla gestione dell’emergenza coronavirus. L’80% dei soldati che hanno ricevuto la chiamata, ha già risposto.
L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) sconsiglia di ridurre la febbre con farmaci contenenti ibuprofene. In singoli casi, è stato osservato che le persone infettate dal Covid-19 hanno un decorso aggravato. Il collegamento non è però stato dimostrato. La lista dei medicamenti venduti in Svizzera nell’articoo allegato:
Rolex ha deciso di chiudere i suoi siti di produzione a Ginevra, Bienne (BE) e Crissier (VD) da oggi e fino a venerdì 27 marzo, per proteggere i dipendenti e le loro famiglie nell’emergenza coronavirus. La misura è stata presa in seguito ai provvedimenti annunciati ieri dal Consiglio federale per fermare la propagazione della malattia, ha indicato un portavoce dell’impresa ordlogiera. I tempi del ritorno alla produzione potrebbero però slittare a dipendenza degli sviluppi dell’epidemia e delle raccomandazioni delle autorità.
Il governo giapponese intende continuare i lavori di preparazione delle Olimpiadi di Tokyo, confermando la data di inizio prevista per questa estate (24 luglio). Lo ha detto il capo di gabinetto nipponico Yoshihide Suga, rispondendo ad una domanda della stampa al termine della videoconferenza dei leader del G7, per coordinare gli sforzi a fronte della diffusione del coronavirus a livello globale.
“Faremo del nostro meglio per rispettare il calendario originale degli eventi e convincere il Comitato olimpico internazionale sulla nostra capacità di ospitare i giochi” ha detto da parte sua la ministra dello sport Seiko Hashimoto, confermando l’intenzione di organizzare l’evento con la regolare partecipazione del pubblico e la presenza degli spettatori.
Il Ministero della salute del Pakistan ha annunciato mercoledì il primo decesso da coronavirus. Finora, sempre secondo il ministero, sono 195 i casi positivi registrati nel paese, quasi tutti di ritorno dall’Iran.
Il Vietnam, al fine di contrastare l’avanzata del coronavirus sul proprio territorio, si appresta a sospendere il rilascio di visti agli stranieri. È quanto anticipa la stampa del Paese, dove al momento si registrano 61 casi e nessun decesso a causa della malattia. Sempre secondo i media locali, la misura in questione sarà temporanea e in vigore per un periodo compreso fra 15 e 30 giorni.
Il trapianto di organi in Svizzera è sospeso e fino a nuovo avviso, a causa della situazione in atto legata al coronavirus. Lo ha indicato oggi Swisstransplant, la Fondazione nazionale svizzera per il dono e il trapianto di organi. “Si tratta di interventi pianificati e le risorse degli ospedali centrali che li eseguono sono attualmente fortemente impegnate”, ha spiegato oggi l’organizzazione attraverso una nota. L’obiettivo, aggiunge, è anche quello di ridurre al minimo i rischi sia per il donatore che per il ricevente dell’organo.
L’esercito svizzero in questi giorni chiamerà in servizio dei militari delle truppe sanitarie e della logistica per l’appoggio alla sanità pubblica svizzera. Le chiamate in servizio per la mobilitazione hanno luogo mediante allarme elettronico. Chi riceve un messaggio di questo genere deve inviare una conferma e entrare in servizio secondo le direttive impartite.
La pandemia di coronavirus taglierà la crescita dell’economia europea in una misura compresa fra il 2 e il 2,5%. Lo ha affermato il commissario UE agli affari economici Paolo Gentiloni, al termine della riunione dell’Eurogruppo, il centro di coordinamento europeo che riunisce i ministri dell’eurozona. “Purtroppo ci sono scenari anche più pessimisti, ma se le misure coordinate di bilancio funzioneranno, potremo ridurre la crescita negativa. Altrimenti la situazione sarà ancora più difficile”, ha detto Gentiloni.
Restrizioni dei movimenti anche fuori dall’Europa: dopo la chiusura quasi totale delle frontiere in Italia, Svizzera, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Danimarca, Polonia, Lituania, Germania e Spagna, nelle ultime ore i Governi di Colombia, Venezuela, Costa Rica, Corea del Sud, Malaysia, Filippine, Kirghizistan e Canada hanno annunciato un incremento dei controlli ai loro confini e, in alcuni casi, uno stop netto a tutti i movimenti
Le stazioni ferroviarie di Parigi stamane sono gremite di persone che intendono lasciare la capitale francese, prima che scatti il blocco agli spostamenti non necessari disposto ieri dal presidente francese Emmanuel Macron, per far fronte all’emergenza coronavirus. La misura scatterà a mezzogiorno e molti residenti dell’Ile-de-France sono in fila nelle stazioni per lasciare Parigi fin quando sarà possibile. Il risultato è però quello di creare assembramenti che in questo momento sono sconsigliati. Al contrario, il traffico automobilistico nell’area risulta nettamente inferiore rispetto ad un normale martedì mattina.
Il panico da Covid-19 tocca anche le Borse mondiali. Si fa sempre più strada l’ipotesi della chiusura dei mercati finanziari (cosa già fatta nelle Filippine), anche se per il momento le autorità e i principali protagonisti l’escludono, ricorrendo per il momento, come ha fatto Wall Street, a sospensioni temporanee degli scambi (periodi di 15 minuti). Una decisione che, se dovesse essere presa, partirebbe proprio dagli USA, dove il Dow Jones ha già perso oltre il 25% da metà febbraio. Non verrebbero però risolti tutti i problemi: “Gli investimenti sono il riflesso dello stato d’animo degli investitori”, ha sottolineato la presidentessa del New York Stock Exchange Stacey Cunningham, e chiudere i mercati, a lungo termine, scoraggerebbe nuovi investimenti.
Anche nel sud-est asiatico si constata un aumento dei casi di coronavirus. Alimentando i dubbi sull’idea per cui un clima più caldo potrebbe impedire la diffusione del Covid-19, il Guardian rende noto che in Thailandia oltre 30 persone sono risultate positive all’agente patogeno, portando il numero totale di casi a 177. In Malaysia, dove ieri sera sono state annunciate misure restrittive (blocco alle riunioni di massa, comprese le attività religiose), ci sono oltre 550 casi segnalati. Nelle Filippine si è passati dai 6 casi ai 140 la scorsa settimana, tanto che le autorità hanno isolato la regione della capitale Manila e l’isola di Luzon. In Indonesia le autorità religiose musulmane hanno chiesto ai fedeli di evitare le preghiere del venerdì nelle zone a rischio. Finora, il paese ha registrato 134 casi di infezione.
Centomila agenti tra poliziotti e gendarmi verranno dispiegati in Francia per piazzarsi ai posti di blocco fissi e mobili nel quadro delle misure coercitive annunciate dal presidente Emmanuel Macron contro il coronavirus: lo ha dichiarato il ministro dell’interno, Christophe Castaner.
La Cina ha registrato lunedì un solo nuovo caso di coronavirus a Wuhan e altri 20 di contagio importati. Secondo gli aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale, i morti sono stati 13, di cui 12 nella provincia dell’Hubei e uno in quella di Shaanxi. Tra i casi mortali, 9 sono stati rilevati a Pechino, 3 a Shanghai e nel Guangdong, e uno nelle province di Zhejiang, Shandong, Guangxi, Yunnan e Shannxi. I contagi importati sono così saliti a 143.
In Corea del Sud, invece, lunedì si sono registrati 84 nuovi contagi che portano il totale a quota 8320. Secondo le autorità locali, i morti sono saliti a 81.