Un conflitto immaginario con gli altri inquilini dello stabile. È questo il motivo che giovedì sera, a Lugano, ha indotto un 50enne a esplodere alcuni colpi di fucile. Pensava che i vicini lo deridessero e lo provocassero, rumoreggiando di proposito. Ma il tutto era frutto del disturbo da cui è affetto.
Esasperato dalle proprie fobie, l’uomo ha imbracciato un flobert e ha iniziato a sparare: in giardino, tra le mura dell’appartamento e, infine, negli spazi comuni del palazzo. Il 50enne – altro particolare emerso domenica – aveva bevuto.
Per il momento è ricoverato alla Clinica psichiatrica cantonale di Mendrisio. Sulla sua carcerabilità si esprimerà a breve il giudice dei provvedimenti coercitivi. La procuratrice pubblica Pamela Pedretti, che ha chiesto la detenzione preventiva, intende disporre una perizia psichiatrica: tanto per far luce sul suo stato di salute, quanto per definire l’eventuale rischio di recidiva.
L’imputato, difeso dall’avvocata Luisa Polli, non ha precedenti penali. Ora deve rispondere di esposizione a pericolo della vita altrui e, per i due vecchi fucili che possedeva senza permesso, di infrazione alla legge federale sulle armi.
Perizia per lo sparatore
Il Quotidiano 22.11.2020, 20:00

Spari in una palazzina
Il Quotidiano 20.11.2020, 20:00