Ticino e Grigioni

Lugano crea una cultura dal basso

Forte del successo della "Straordinaria", un'associazione è impegnata nella ricerca di spazi - Badaracco: "La città ha bisogno di un centro per proposte indipendenti"

  • 30 gennaio 2023, 21:47
  • 24 giugno 2023, 04:07

Un pubblico straordinario

Il Quotidiano 30.01.2023, 20:00

Di: QUOT/Red MM.

A Lugano c’è fame di iniziative e spazi culturali. Lo dimostrano i diecimila spettatori che hanno assistito agli eventi della “Straordinaria”, la torre itinerante che da fine dicembre si è installata a Cornaredo. Ma questo bisogno di una cultura diversa è dimostrato anche da “Lugano Crea”, l’associazione che raggruppa diverse istanze di produzione culturale dal basso.

"Vogliamo sia cercare degli spazi che vadano bene, e pensiamo che debbano essere tanti e molteplici - spiega alla RSI Monique Bosco-Von Allmen, presidente di Lugano Crea -. Ma vogliamo anche dare un aiuto per trovare le modalità di utilizzare questi spazi. Magari facilitando la ricerca di fondi per concretizzare i progetti”.

Dell'associazione fanno parte anche Edo Carrasco, Damiano Merzari e Piera Kruisinga. Per raccogliere proposte e idee verrà lanciato un sito web, oggi è già attivo l'indirizzo e-mail info@luganocrea.ch.

"Abbiamo già visto alcuni spazi. Non solo pubblici. Stiamo prendendo contatti anche con i privati. Non solo luoghi chiusi, ma anche aperti”, precisa ancora la presidente.

Se "Lugano Crea" si ritaglia un ruolo di facilitatore, qual è la parte della Città? Lo spiega il capodicastero Cultura, sport ed eventi, Roberto Badaracco: "Il nostro ruolo è sicuramente di coordinare e sentire quali proposte possono portare. Anche noi ci stiamo dando fa fare per individuare altre 'location'. Si tratta sostanzialmente di un lavoro pubblico-privato che dovrà portare, spero velocemente, a dei risultati positivi e concreti".

Al momento ci sono alcuni spazi in fase di valutazione, uno sarebbe lo stabile al Maglio che in passato aveva accolto per un periodo i Molinari. A scanso di equivoci, non si parla di sostituire l'ex Macello, ma di più luoghi che possano rispondere in futuro a un bisogno di una cultura dal basso. La “Tour Vagabonde”, concorda Badaracco, "ha fatto capire che una realtà come Lugano ha bisogno di un centro per la cultura indipendente".

Ti potrebbe interessare