La differenza nei prezzi si vede, la convenienza è aumentata, ma la maggioranza di quanti questa mattina (sabato) hanno varcato il confine a Ponte Tresa lo avrebbe fatto anche senza la decisione della Banca nazionale, che ha portato alla sostanziale parità fra franco ed euro. "Veniamo tutti i sabati", è stata la risposta più frequente. La coda in frontiera c'era, ma non è certo una novità. Non era particolarmente affollato il mercato: il brutto tempo ha potuto più del cambio favorevole.
Limiti comunque da rispettare
Che la differenza rispetto alla settimana scorsa non si sia notata lo conferma anche Paolo Pellegrini, presidente dei commercianti del Mendrisiotto: "è ancora molto presto", afferma, "e bisognerà valutare bene anche dove si assesterà il valore del franco rispetto all'euro". A medio e lungo termine, la fine del cambio a 1,20 porterà danni all'economia della zona di confine, ma sono ancora da quantificare. In futuro, precisa Pellegrini, "bisognerà puntare sulla qualità, l'unico mezzo che abbiamo, senza cadere nella corsa agli sconti e alle vendite di basso profilo".
CSI/pon