Ogni giorno alle 08:05 un contributo in punta di penna, soggettivo, anche graffiante, su fatti di cultura, politica, società. Un corsivo realizzato a turno dai giornalisti della Rete che si prefigge di lasciare il segno, di portare posizioni profilate e magari, perché no, di suscitare dibattito.
Emanuela Ceva
Al microfono di Mattia Pelli
La sua ricerca si concentra sui temi della giustizia, della democrazia, della corruzione politica, della tolleranza e del ruolo politico delle emozioni morali. Emanuela Ceva è professoressa di teoria politica presso l'Università di Ginevra, dove ricopre anche l'incarico di vicepreside della Facoltà di scienze sociali. Ha studiato filosofia politica nel Regno Unito e ha insegnato filosofia politica presso le Università di Trento e di Pavia e ha collaborato con prestigiose università in tutto il mondo, da Oxford alla Giordania, passando per Montréal, Amburgo e Harvard. Attualmente dirige un progetto di ricerca sulla fiducia istituzionale finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero. Il suo libro più recente è “Political Corruption. The Internal Enemy of Public Institutions”, in uscita per Oxford University Press.
di Marco Jeitziner
La Svizzera è uno dei paesi al mondo col maggiore tasso di stranieri. Ma chi sono gli espatriati che, da tutto il mondo, vivono e lavorano nella Svizzera italiana? Come si frequentano? Cosa pensano del nostro paese e di noi? Per capire meglio il loro punto di vista (prima delle nuove misure Covid-19), ci siamo intrufolati a una cena di alcuni espatriati trapiantati a Lugano. Così si organizzano tramite la piattaforma mondiale “internations.org”, nata proprio in Svizzera, facendo cene e altre attività, e parlando solo in inglese.
Solo un altro modo per socializzare o c'è qualcosa che dovrebbe interrogarci?
Estratto dal concerto del 04.05.2019 (GAIA FESTIVAL 2019: Galakonzert "Gestillte Sehnsucht", Schloss Oberhofen)
Ernest Chausson, Chanson perpétuelle per soprano e orchestra o quintetto con pianoforte op. 37
Stephanie Szanto, mezzosoprano; Simon Bucher, pianoforte; Kirill Troussov e Gwendolyn Masin, violini; Vladimir Mendelssohn, viola; Dora Kokas, violoncello
Estratto dal concerto del 2 settembre 2017 (MURTEN CLASSICS 2017, Deutsche Kirche, Murten)
Ernest Chausson, Poème de l'amour et de la mer, per canto e pianoforte op. 19
Sinfonia Varsovia
Solista; Jordanka Milkova, mezzosoprano
Direzione: Kaspar Zehnder
Estratto dal concerto del 17.05.2017 (Ensemble En Scène. Rencontres Musicales avec Cédric Pescia 2017, Théâtre Kléber-Méleau, Losanna)
Ernest Chausson, dal Concerto per violino, pianoforte e quartetto d'archi in re maggiore op. 21: 2. Sicilienne e 4. Finale (très animé)
Quatuor Sine Nomine; Cédric Pescia, pianoforte; Nurit Stark, violino
Folk, jazz, elettronica, musica d’autore e musica di confine in senso lato
Si fa presto a dire “musica indipendente”, ma di cosa si tratta? È un universo assai variegato, un dedalo di modi, stili e stilemi, di generi ed approcci originali al fare musica. Molti gioielli d’invenzione sonora si nascondono troppo spesso alle nostre orecchie, clandestini per scelta in attesa di essere scoperti dall’ascoltatore più curioso e smaliziato.
Tesori emersi dal passato, sperimentazioni del presente e curiosità senza tempo. Ovvero, ciò che si agita settimanalmente ai margini del mercato discografico.
di Marco Pagani
La forza di gravità è un fenomeno che influisce su qualunque cosa del nostro pianeta. Dalla pioggia ai sassi, dagli alberi alle ossa: tutto ciò che esiste, interagisce permanentemente con questo che è probabilmente il fenomeno più diffuso nell'universo.
Se per gli esseri umani tale interazione è talmente scontata da essere praticamente invisibile, tanto che la teorizzazione del funzionamento della gravità arriva solo nel tardo ‘600 ad opera di Isaac Newton, in epoca più recente abbiamo imparato ad usare questa forza a nostro vantaggio, per generare energia. Attraverso dighe e centrali idroelettriche, ad esempio. Ma le possibilità di creare energia dalla gravità non sono ancora esaurite. Marco Pagani ne parla con Marco Terruzzin, chief product officer di Energy Vault, azienda con base in Ticino e in California che ha messo a punto un sistema molto interessante. Per usare la gravità come deposito di energia.
Fatti dell'economia
Un programma quotidiano in cui gli economisti di diverso orientamento considerano i fatti economici più rilevanti, sia a livello locale, sia a livello globale, confrontandoli con le grandi teorie e gli insegnamenti della tradizione accademica. Propongono analisi, a volte impietose ma sempre autorevoli, nell’abito della politica economica, monetaria, sull’occupazione o sulla finanza.
Con Pamela Villoresi, M.Zampetti, T.Winteler, C.Moneta, F.Sangermano, F.Vettori, Massimo Villucci, Jacopo Sarno, Christian Poggioni, Anahì Traversi, D.Bernardi, Attilio Ierna, Annina Pedrini, M.Coldesina, I.Horvat, Jasmin Mattei, M.Trovesi, A.Ballerio, Gabriel Romanik.
Regia Claudio Laiso
4.a puntata
Che cosa succede quando da una situazione di privilegio si piomba d’improvviso e inesorabilmente in una condizione di povertà? E che effetto fa pensare che questo avviene nella tranquilla e ricca Svizzera? È il punto di partenza sul quale ha lavorato l’autrice Daniela Morelli rispondendo ad una richiesta della Rete Due della RSI interessata a proporre nel 2012 alcune riflessioni attorno al tema delle “nuove povertà”. Un tema più che mai alla ribalta in questo periodo. Al centro dello sceneggiato in 10 puntate, l’esperienza che deve affrontare la psicoterapeuta luganese Anna costretta ad abbandonare lo studio privato in riva al lago per esercitare in una struttura pubblica nella quale viene a contatto con realtà apparentemente lontane. Saranno proprio i pazienti di Anna, l’operaio disoccupato che vive con il sussidio, l’infermiera magrebina che sta per perdere i figli, l’impiegata cui si è ammalata la madre, a insegnarle la difficile arte di arrangiarsi.
Ad interpretare Anna, un’intensa Pamela Villoresi capace di gestire i differenti registri (dal privato al pubblico) con una delicatezza e una prossimità non comuni. Doti sottolineate dall’accurata regia di Claudio Laiso e dall’abile scenografia sonora di Angelo Sanvido.
Terza pagina musicale
Lo spazio quotidiano che Rete Due vuole dedicato all’approfondimento di argomenti musicali affrontato con taglio giornalistico. Una proposta di circa mezz’ora che metterà sul tavolo in maniera articolata temi disparati che hanno come denominatore comune la Musica.
Cinque novità discografiche per una settimana di piacevoli scoperte attraverso i generi, in compagnia di uno dei nostri recensori che, in diretta, ci propone gustosi assaggi di un disco accompagnati dal suo parere e dalle sue riflessioni.
a cura di Luca Damiani
Ancora al femminile la recensione di oggi con l’affascinante Melody Gardot che presenta un album – “Un tramonto nel blu” - denso di interpretazioni di classici come Moon River e di brani originali firmati dalla stessa cantante, con una sorpresa finale rappresentata da un duetto compositivo ed esecutivo con Sting.
Diffondere cultura è partecipare al progresso della società. Così la pensava Denis Diderot, il grande fautore del progetto settecentesco dell’Enciclopedia.
Con Diderot Rete Due vuole restituire la ricchezza, la profondità e la vitalità della cultura contemporanea. Le voci della nostra Encyclopédie radiofonica sono le voci dei protagonisti, che si tratti "delle scienze, delle arti e dei mestieri” o di temi che sempre più investono la nostra società, come l’architettura sostenibile, l’urbanistica, la didattica del Terzo Millennio, la realtà virtuale, i nuovi nazionalismi, l’identità o la post sessualità.
Sempre a contatto col presente e con quanto accade sul territorio, pronti a coglierne potenzialità o aspetti critici, con l’ambizione di essere utile strumento di divulgazione e luogo di confronto.
Diffondere cultura è partecipare al progresso della società. Così la pensava Denis Diderot, il grande fautore del progetto settecentesco dell’Enciclopedia.
Con Diderot Rete Due vuole restituire la ricchezza, la profondità e la vitalità della cultura contemporanea. Le voci della nostra Encyclopédie radiofonica sono le voci dei protagonisti, che si tratti "delle scienze, delle arti e dei mestieri” o di temi che sempre più investono la nostra società, come l’architettura sostenibile, l’urbanistica, la didattica del Terzo Millennio, la realtà virtuale, i nuovi nazionalismi, l’identità o la post sessualità.
Sempre a contatto col presente e con quanto accade sul territorio, pronti a coglierne potenzialità o aspetti critici, con l’ambizione di essere utile strumento di divulgazione e luogo di confronto.
Diffondere cultura è partecipare al progresso della società. Così la pensava Denis Diderot, il grande fautore del progetto settecentesco dell’Enciclopedia.
Con Diderot Rete Due vuole restituire la ricchezza, la profondità e la vitalità della cultura contemporanea. Le voci della nostra Encyclopédie radiofonica sono le voci dei protagonisti, che si tratti "delle scienze, delle arti e dei mestieri” o di temi che sempre più investono la nostra società, come l’architettura sostenibile, l’urbanistica, la didattica del Terzo Millennio, la realtà virtuale, i nuovi nazionalismi, l’identità o la post sessualità.
Sempre a contatto col presente e con quanto accade sul territorio, pronti a coglierne potenzialità o aspetti critici, con l’ambizione di essere utile strumento di divulgazione e luogo di confronto.
Diffondere cultura è partecipare al progresso della società. Così la pensava Denis Diderot, il grande fautore del progetto settecentesco dell’Enciclopedia.
Con Diderot Rete Due vuole restituire la ricchezza, la profondità e la vitalità della cultura contemporanea. Le voci della nostra Encyclopédie radiofonica sono le voci dei protagonisti, che si tratti "delle scienze, delle arti e dei mestieri” o di temi che sempre più investono la nostra società, come l’architettura sostenibile, l’urbanistica, la didattica del Terzo Millennio, la realtà virtuale, i nuovi nazionalismi, l’identità o la post sessualità.
Sempre a contatto col presente e con quanto accade sul territorio, pronti a coglierne potenzialità o aspetti critici, con l’ambizione di essere utile strumento di divulgazione e luogo di confronto.
Attori dalla spiccata e fine personalità che propongono agli ascoltatori una poesia al giorno. Un momento poetico introdotto ogni volta da un aneddoto di vita. Il motivo, l’accadimento, il passaggio biografico che hanno trasformato la singola poesia in un ricordo emotivo.
Orchestra della Svizzera Italiana,
direttori e solisti:
Renaud Capuçon, violino;
François Leleux, oboe;
Avi Avital, mandolino;
Maxim Emelyanychev, pianoforte.
Musiche di Bach, Haydn, Vranitzky, Mozart, Beethoven, Bartók, Dorman, Schnelzer.
di Marco Jeitziner
La Svizzera è uno dei paesi al mondo col maggiore tasso di stranieri. Ma chi sono gli espatriati che, da tutto il mondo, vivono e lavorano nella Svizzera italiana? Come si frequentano? Cosa pensano del nostro paese e di noi? Per capire meglio il loro punto di vista (prima delle nuove misure Covid-19), ci siamo intrufolati a una cena di alcuni espatriati trapiantati a Lugano. Così si organizzano tramite la piattaforma mondiale “internations.org”, nata proprio in Svizzera, facendo cene e altre attività, e parlando solo in inglese.
Solo un altro modo per socializzare o c'è qualcosa che dovrebbe interrogarci?
Tra jazz, rock e progressive: i Colosseum (4./4)
con Riccardo Bertoncelli
Le gravità rinnovabili
di Marco Pagani
La forza di gravità è un fenomeno che influisce su qualunque cosa del nostro pianeta. Dalla pioggia ai sassi, dagli alberi alle ossa: tutto ciò che esiste, interagisce permanentemente con questo che è probabilmente il fenomeno più diffuso nell'universo.
Se per gli esseri umani tale interazione è talmente scontata da essere praticamente invisibile, tanto che la teorizzazione del funzionamento della gravità arriva solo nel tardo ‘600 ad opera di Isaac Newton, in epoca più recente abbiamo imparato ad usare questa forza a nostro vantaggio, per generare energia. Attraverso dighe e centrali idroelettriche, ad esempio. Ma le possibilità di creare energia dalla gravità non sono ancora esaurite. Marco Pagani ne parla con Marco Terruzzin, chief product officer di Energy Vault, azienda con base in Ticino e in California che ha messo a punto un sistema molto interessante. Per usare la gravità come deposito di energia.
di Corrado Antonini
Houston Person & Ron Carter; Blame It On My Youth; HighNote
Hayes Carll; Arkansas Blues; Dualtone
Jean-Louis Trintignant; Combien ça Coûte; Sony Music
Alias Chamber Ensemble; 26.2, per corno, violino, viola e violoncello; Delos
June Christy; Lonely house; Capitol Jazz
Anna Andreu; El crit al cel; HIdden Track Records
The Cracow Klezmer Band; Zurziel; Tzadik
Rusconi; Finally; Qilin Records
Matthew Halsall; Mindfulness Meditations; Gondwana Records
Nathalie Joly; L'Enfermée; Frémeaux & Associés
The Gurdjieff Ensemble & Levon Eskenian; Zulo; ECM
James Brandon Lewis Trio; Bittersweet; BNS Sessions
Iiro Rantala; In My Life; ACT Jazz
Fabrizio De André; Canzone dell'amore perduto; BMG Ricordi
Cesaria Evora; Miss Perfumado; Lusafrica
Rebekka Bakken; Say Goodbye To What Is Gone; Universal Music
Venissa Santi & Brian Andres; My one and only love; Bacalao Records
Mary Lattimore; Never Saw Him Again; Ghostly International
Stefano Bollani & Caetano Veloso; La Nebbia A Napoli; Alobar
Elina Duni; Lamma Bada Yatathanna; ECM
Imbert Imbert; Sois mort et tais-toi; Association le Temps des Assassins
Chris McGregor & The Castle Lager Big B; I remember Billy; Jazzman
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