Birdland

Louis Moholo, batterista. Dall’esilio alla leggenda

con Marcello Lorrai

  • 14.11.2017, 00:00
Louis Moholo

Louis Moholo

  • Wikipedia - ©Richard Kaby

BIRDLAND
Da lunedì 13 a venerdì 17 novembre 2017 alle 23:00

Nato nel 1940, il batterista sudafricano Louis Moholo è l’unico sopravvissuto del noto gruppo dei “Blue Notes” (che comprendeva Chris McGregor – il fondatore ed unico bianco - Johnny Dyani, Nikele Moyake, Mongezi Feza e Dudu Pukwana), formazione che nel 1964 scelse l’esilio in Inghilterra e che diede un contributo decisivo allo sviluppo della scena jazz britannica ed europea.

Dopo la fine dell’avventura con i “Blue Notes” nel 1969, Moholo ha fatto parte della grande orchestra Brotherhood of Breath (ancora messa insieme da McGregor) e della Dedication Orchestra. Come bandleader ha fondato l’Unrecorded Unit, l’ottetto Spirits Rejoice – con Kenny Wheeler ed Evan Parker – e per lungo tempo ha portato avanti il progetto Viva la Black. Nella lunga carriera ha intessuto un’incredibile rete di collaborazioni con musicisti inglesi, europei e americani: Elton Dean, Mike Osborne, John Surman, la nostra Irène Schweizer, Peter Brötzmann, Enrico Rava, Cecil Taylor, Archie Shepp e molti altri.

Dal sound afro-jazz dei Blue Notes, attraverso le influenze dell’hard-bop e del soul jazz, per arrivare alla new thing degli avanguardisti Moholo ne ha fatta di strada, sviluppando in particolare quel carattere melodico del suo drumming che ne è la maggiore cifra stilistica.

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