Il giardino di Albert

Una pioniera tra le stelle

Seconda parte, di Clara Caverzasio

  • 28 giugno 2018, 13:35
Amalia Ercoli Finzi

IL GIARDINO DI ALBERT ®
Libri

Giovedì 28 giugno 2018 alle 11:35

AMALIA: è l’acronimo di "Ascensio Machinae Ad Lunam Italica Arte”, una missione che, se solo ci fossero i finanziamenti, potrebbe riportare in brevissimo tempo l’uomo sulla Luna. E guarda caso si tratta di una missione progettata da una pioniera dello spazio di nome Amalia. Si tratta di Amalia Ercoli Finzi, classe 1937, prima donna a laurearsi in Italia in ingegneria aeronautica, quando ancora lo spazio non esisteva, ma che lei ha contribuito a conoscere meglio. Non solo la Luna ma anche Marte e soprattutto le comete, misteriose sentinelle che giungono da lontano -nello spazio e nel tempo-, piene di risorse e di informazioni. Le comete ci aiutano infatti, da un lato a capire come si è originato il sistema solare, e dall’altro a scoprire se su di esse c’è traccia dei “mattoni della vita” e se da esse, come molti scienziati pensano, sia arrivata la vita sulla Terra.
Ed è proprio per studiare questi importanti corpi celesti che si è dato avvio alla missione Rosetta, diretta, anche questa, da Amalia Ercoli Finzi: una sonda che, dopo aver viaggiato per dieci anni e mezzo a oltre 400 milioni di km dalla Terra, nel 2014 è riuscita non solo ad affiancare una cometa, la Churyumov-Gerasimenko, ma anche a far posare su di essa un lander, -Philae. Un’impresa quasi impossibile perché davvero piena di incognite, ma che ha già rivelato molte sorprese. Di questa e di altre imprese ci parlerà Amalia Ercoli Finzi nella seconda parte della sintesi della serata pubblica che ha avuto luogo allo studio 2 della radio a conclusione del ciclo "Ipazia e le altre. Donne nella scienza dall’antichità ad oggi", promossa dalla Suspi (Dipartimento tecnologie innovative) in collaborazione con la Rete Due della RSI.

Prima emissione giovedì 18 gennaio 2018

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