In altre parole

È morto all’età di 40 anni Alessandro Leogrande

  • 27 novembre 2017, 11:00
Alessandro Leogrande

Alessandro Leogrande

  • © Gabriele Fanelli

In ricordo di Alessandro Leogrande...

Doveva essere nostro ospite questa settimana per "In altre parole". Aveva accettato con entusiasmo l’invito perché conosceva la Svizzera italiana e Rete Due, era infatti spesso intervenuto nei nostri spazi di attualità e approfondimento. Lo avevamo conosciuto quando era vicedirettore de "Lo Straniero", rivista diretta da Goffredo Fofi e da quel momento sono state molte le occasioni di incontro e scambio.

Scrittore, giornalista, uomo di radio (aveva mosso i suoi primi passi a Radio Popolare Salento, nella sua Puglia, era infatti nato a Taranto) Alessandro Leogrande era stato ospite di "Moby Dick" in diretta da Babel, proprio l’anno scorso. Lo avevamo fortemente voluto con noi perché il suo saggio, "La Frontiera", tracciava con competenza e accuratezza il rapporto di causa effetto tra immigrazione dall’Africa Orientale e il colonialismo italiano. Alla fine della trasmissione molti docenti lo avevano avvicinato per chiedergli se fosse disposto ad incontrare i ragazzi delle scuole. Con gentilezza aveva dato retta a tutti, raccontato che era una delle attività che preferiva. Trascorrere del tempo con gli studenti, spiegare loro la fitta rete di relazioni che intercorre tra passato e presente, tra nazioni che sembrano lontanissime da noi e le decisioni politiche dei nostri Stati, era per lui fonte di soddisfazione e gioia.

Lucido, autentico e impegnato, Leogrande si era speso "in difesa degli ultimi e dei ferocemente sfruttati nei più diversi contesti: nell'ambito del caporalato, degli immigrati, dei desaparecidos in Argentina, e ovunque ci sia stato un sopruso": queste le parole del padre in un messaggio rivolto a parenti e amici per annunciarne la morte.

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