I Preti operai e le esperienze di Borghi Politi e Fanfani
Laser

I preti operai e le esperienze di Borghi Politi e Fanfani

di Max Tarducci

  • keystone
  • 27.6.2022
  • 27 min
Disponibile su
Scarica
  • Scienze umane e sociali

Alla voce Preti Operai la Treccani dà la denominazione di sacerdoti cattolici datisi in Francia, dopo la Seconda guerra mondiale, all'apostolato cattolico tra gli operai attraverso un totale impegno nella condizione operaia, lavorando nei complessi industriali e accettandone tutte le condizioni di vita.

L’esperienza dei preti operai nata in Francia subito dopo la Seconda guerra mondiale si estenderà poi a molti Paesi europei, tra cui l’Italia. Il primo ad indossare la tonaca fu don Bruno Borghi, compagno di seminario di don Milani, che nel 1950 entrò operaio alla fabbrica Pignone di Firenze nonostante i divieti di Papa Pio XII e della Curia fiorentina. L’Italia del dopoguerra è stata una terra ricca di sacerdoti in tuta specialmente la Toscana anche per la presenza, di figure progressiste come Giorgio La Pira, del cardinale Elia Dalla Costa e don Luigi Facibeni. Così in terra toscana fin dal 1967 ad Empoli poi nella periferia di Avane nascono le esperienze di don Renzo Fanfani e prima ancora di don Sirio Politi, che nel 1956 decise di farsi prete operaio e fondò a Viareggio una piccola comunità con altri due preti, don Beppe Socci e don Luigi Sonnenfeld, dedicandosi soprattutto alla lavorazione del ferro. La chiesetta della comunità si trova nella darsena viareggina, tra i cantieri e i pescatori del canale Burlamacca, dove ancor oggi vive don Luigi.

Con: Paola Sani, Beniamino Deidda, Maria Grazia Galimberti, Don Luigi Sonnenfeld, Anna Scattigno e don Andrea Bigalli con una esclusiva testimonianza di don Renzo Fanfani.

Scopri la serie