Bob Dylan compie ottant’anni. Nel fuoco d’artificio informativo che accompagna l’anniversario è facile immaginare che non saranno molti i tentativi di esaminare il suo lavoro, le sue canzoni: più facile commentare altre notizie, come l’attribuzione del Nobel per la letteratura o la vendita milionaria del copyright editoriale dei brani che ha composto durante la sua lunga carriera. In questo incontro assieme a Franco Fabbri invece, si proverà a fare quello che lo stesso Dylan ha più di una volta rivendicato: considerare non solo gli argomenti delle canzoni e la loro forma poetica, ma anche la musica, e l’incontro fra musica e parole, che di una canzone costituisce il nucleo essenziale. Non ultime, anche, le qualità interpretative: la voce (o le voci) di Dylan, il suo modo di suonare la chitarra e altri strumenti, le sue idee di arrangiamento. Per farlo, si ripercorrerà l’opera di Dylan a ritroso, dalla produzione più recente a quella degli esordi, toccando aspetti più o meno noti del suo canzoniere, per vedere cosa è cambiato e cosa è rimasto, che cosa è stato tradito e cosa rinnovato.

Franco Fabbri insegna storia della popular music al Conservatorio di Parma e all’Università Statale di Milano