Jean de Saint-Cheron: giovane, intellettuale, francese, cattolico, di Bruno Boccaletti e Corinne Zaugg
È uno dei giovani intellettuali cattolici francesi che si stanno facendo notare. Un po’ per la sua presenza assidua nei media – Le Figaro, La Croix – dove non disdegna di dialogare, da cristiano, con il mondo contemporaneo. Un po’ per il successo dei suoi due principali volumi in libreria. Il primo Elogio di una guerriera, di prossima uscita in italiano, è dedicato ad una santa attualissima, santa Teresa di Lisieux. Nell’’altro, Chi crede non é un borghese, uscito qualche mese fa presso la Libreria Editrice Vaticana (LEV), appoggiandosi a Blaise Pascal, Flannery O’Connor, Gilbert K. Chesterton, ma facendo i conti anche con Friedrich Nietzsche e Michel Houellebecq, De Saint-Cheron rivendica per il cristianesimo la qualifica di «vero realismo», capace di proporre all’uomo e alla donna di ogni tempo l’unico orizzonte serio di vita: la santità. Bruno Boccaletti lo ha incontrato a Parigi, presso l’Insitut Catholique dove insegna.
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