Macron: "Si tratta di un chiaro attentato terrorista islamico"
Modem

« Je suis Samuel »

La Francia di nuovo nella morsa la violenza jihadista

  • keystone
  • 20.10.2020
  • 39 min
Disponibile su
Scarica
  • Notizie

Decapitato perché aveva mostrato delle caricature di Maometto ai suoi allievi durante un corso sulla libertà di stampa. L’assassinio, lo scorso venerdì, di Samuel Paty, docente liceale nella periferia di Parigi, ha sconvolto la Francia e riaperto la dolorosa ferita del terrorismo jihadista. Non solo per la sua atrocità o perché giunge a tre settimane dall’altro attentato perpetrato davanti all’ex sede della rivista satirica Charlie Hebdo, ma anche perché ricorda la complessa realtà dell’islam radicale: autore del gesto è un 18enne ceceno residente in Francia con lo statuto di rifugiato politico ed apparentemente privo di legami con il militante islamista e il padre di un’allieva che sui social media avevano sostanzialmente lanciato una fatwa contro il professore.

Domenica la libertà d’espressione è stata difesa da decine di migliaia di persone che hanno manifestato in diverse città. Lunedì il governo francese ha avviato una vasta operazione di polizia con la quale trasmettere un chiaro messaggio agli ambienti del radicalismo islamico. Ma con quali effetti sperati? E quale oggi la realtà del radicalismo islamico in Francia? Ne discutiamo con:

Gilles Kepel, politologo e orientalista, professore all’univeristà Paris sciences et Lettres, direttore scientifico del Forum Medio Oriente Mediterraneo presso l’Università della Svizzera italiana.
Renzo Guolo, sociologo delle religioni, professore all’università di Padova
Paolo Modugno, politologo, docente a Science Po
Lorenzo Cantoni, …, direttore dell’istituto di tecnologia digitale per la comunicazione presso l’università della Svizzera italianaModem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

Scopri la serie