Riforma fiscale, compensazione per le rendite della Cassa pensione dei dipendenti cantonali e investimento immobiliare per il nuovo Palazzo di giustizia; questi i tre temi che hanno tenuto banco per la politica ticinese. Tre votazioni che hanno messo in ombra i quattro temi su cui si votava a livello federale, un’impresa non da poco visto che in due casi ci si esprimeva sulla preoccupazione numero uno della popolazione svizzera, vale a dire i costi della salute.
Se il popolo ha dato ragione a Governo e Gran Consiglio su Cassa pensione (risultato tirato) e riforma fiscale (risultato chiaro) dalle urne è invece uscito un no (netto) all’acquisto dell’edificio Botta, appartenente alla banca EFG. Allora, cosa dire dei risultati scaturiti dalle urne e di quello che comportano a livello di forze politiche e delle scelte dei vari partiti in vista dei difficili dibattiti e compromessi che saranno necessari per far tornare nei parametri di legge le finanze cantonali?
A Modem ne discutono due giornalisti:
Gianni Righinetti, vicedirettore del Corriere del Ticino
Jacopo Scarinci, caporedattore della cronaca cantonale LaRegione
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