Infermieri scendono in piazza
Modem

Gli applausi non bastano più

Il personale sanitario chiede, tra le altre cose, più protezione contro il coronavirus sul posto di lavoro

  • 28.10.2020
  • 37 min
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Una settimana di protesta. Così il personale sanitario del nostro Paese vuole sottolineare il proprio malcontento per le condizioni di lavoro a cui è sottoposto e per la mancanza di personale, ormai cronica, con cui si trovano confrontate diverse strutture sanitarie svizzere.

Un dato su tutti può aiutare a capire quanto sia delicata la situazione nelle corsie dei nostri ospedali. Il 40% di chi lavora in questo settore abbandona la propria professione ben prima dell’età di pensionamento.

All'inizio della seconda curva della pandemia, il personale curante scende dunque in piazza per chiedere anche e in primo luogo una maggiore protezione dal virus sul proprio posto di lavoro. Una manifestazione nazionale che culminerà in una nazionale prevista per sabato prossimo a Berna.

Una puntata di Modem per capire le ragioni di questo malcontento ma anche per sentire la voce di chi, dentro gli ospedali, si occupa di gestire il personale. Ne parliamo con:

Luzia Mariani, presidente dell’Associazione svizzera infermieri, sezione Ticino

Paolo Ferrari, capo area medica EOC

Davide Giunzioni, presidente Associazione medici assistenti e capi clinica in Ticino

E con due interviste registrate a:

Ruth Humbel, consigliera nazione e presidente della Commissione della sicurezza sociale e della sanità

Karin Peter, ricercatrice presso la Scuola Universitaria di Berna e autrice di uno studio nazionale sulle condizioni di lavoro negli ospedali svizzeri

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

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