Un altro attentato in Francia, Paese in cui l’allerta terrorismo è di nuovo ai massimi livelli di guardia. Tre persone sono state uccise a Nizza, all’interno e nei pressi della cattedrale della città. Dopo l'uccisione del docente di storia Samuel Paty, lo scorso 16 di ottobre, la Francia si ritrova confrontata con la sfida lanciatale dal terrorismo di matrice jihadista e questo dopo che negli scorsi giorni la Turchia, per bocca del suo presidente Tayyip Erdogan, ha più volte attaccato la stessa Francia e più in generale l’Europa per il modo in cui a suo dire vengono trattate le persone di religione musulmana. Propositi definiti “inaccettabili” dalle cancellerie di diverse capitali europee. L’attentato di oggi ci porta a riporre la nostra lente sulla situazione interna alla Francia, sulla risposta delle autorità, sul dialogo con la comunità musulmana e sul ruolo che in questa situazione estremamente tesa possono aver avuto le vignette pubblicate da Charlie Hebdo. L’ultima proprio oggi con protagonista lo stesso Erdogan e una versione piuttosto “scamiciata” del Profeta. Allargheremo poi lo sguardo alle relazioni tra Francia, Europa e Turchia, anche perché proprio oggi i vertici dell’UE sono riuniti per tentare di definire una reazione comune agli attacchi e alla offese di Erdogan.

Discussione con:

Antonella Tarquini, nostra collaboratrice dalla Francia
Annalisa Perteghella, ricercatrice all’Istituto studi di politica internazionale ISPI
Sandro Gozi, eurodeputato di La République en marche
Jean Paul Rouiller, esperto di terrorismo

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