I Cammini Francigeni come opportunità di riscoperta dei legami transfrontalieri europei
La quinta Giornata italiana dei Cammini Francigeni tenutasi il 5 maggio scorso in Italia offre lo spunto per riscoprire (semmai ce ne fosse bisogno) il grande patrimonio culturale legato alle vie di pellegrinaggio che dagli albori del medioevo hanno segnato l’Europa attraverso le frontiere. È ormai da alcuni anni che il recupero e la valorizzazione di questi antichi itinerari che portavano ai principali luoghi della fede cristiana (Gerusalemme, Roma e Santiago di Compostela) rappresenta un esigenza non soltanto culturale, ma anche turistica. Quella di un turismo lento e sostenibile, transfrontaliero ed europeo. Di cui anche la Svizzera, crocevia di genti, viaggiatori e pellegrini fa storicamente parte.
Ospiti:
Massimo Colombo, collaboratore scientifico di ViaStoria e già collaboratore scientifico nell’Inventario delle vie di comunicazione storiche della Svizzera per il Canton Ticino
Ambra Garancin i, presidente Reti dei cammini e responsabile dell’ organizzazione di volontariato culturale Iubilantes
Giorgio Costanzo, socio fondatore dell’ associazione Iubilantes
Lorenzo Sganzini, direttore del Dicastero attività culturali della città Lugano
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